Le scorte di pecorino a copertura di un prestiti bancario, parte il pegno rotativo

Il pecorino con almeno cinque anni di stagionatura diventa una sorta di fidejussione a garanzia delle banche per ricontrattare i prestiti in scadenza o chiederne di nuovi. È questo il pegno rotativo applicato al settore lattiero caseario e che ieri il Banco di Sardegna ha fatto partire per un valore di oltre sedici milioni di euro, “in attuazione dello specifico decreto del ninistero delle Politiche Agricole del del 26 luglio 2016”, si leggeva in una nota diffusa dal Banco col quale la Sardegna ha stipulato un accordo per l’erogazione di prestiti.

“Diverse operazioni – hanno scritto ancora dall’istituto di credito – sono in lavorazione e saranno concretizzate nelle prossime settimane, a conferma dell’avvio di un percorso ormai definito e in fase di sviluppo. È stato quindi messo a disposizione delle imprese del settore un nuovo strumento operativo” in cui il magazzino del pecorino romano diventa un pegno. “Si tratta – concludono dal Banco – di un importante passo avanti per migliorare la stabilità del settore e arrivare a una programmazione seria che possa evitare situazioni di eccessiva sovrapproduzione e l’effetto negativo di marcate oscillazioni del prezzo”.

Così l’assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, che ha lavorato alla convenzione. “Con la chiusura di operazioni per 16 milioni di euro da parte del Banco di Sardegna decolla definitivamente lo strumento del pegno rotativo, al cui perfezionamento abbiamo lavorato a lungo negli scorsi mesi. La Sardegna è una delle prime regioni in Italia a partire, facendo così un importantissimo passo avanti verso la razionalizzazione della filiera del pecorino romano, con un sistema di garanzia innovativo che consente di facilitare i rapporti fra il mondo bancario e i trasformatori del latte ovino. Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a raggiungere un obiettivo così importante: sicuramente il pegno rotativo è un importante passo avanti per migliorare la stabilità del settore, attraverso una seria programmazione che scongiuri da una parte la sovrapproduzione, dall’altra continue oscillazioni del prezzo con tutti gli effetti negativi e destabilizzanti che ne conseguono. Da parte sua la Giunta continuerà a seguire con la massima attenzione tutti i problemi relativi alla filiera lattiero-caseario che ci vede già operativi con una serie di importanti e innovativi strumenti, e con una politica che punta a riforme strutturali e ad ampio respiro per risolvere una volta per tutte gli storici problemi del comparto”, conclude il vicepresidente della Regione.

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