“Le radio sarde sono molte, coraggiose e preziose per il pluralismo. Eppure sono lasciate sole, tanto nel loro impegno per informare i sardi quanto nella lotta per non sacrificare posti di lavoro. La Regione, che ha destinato a questo settore un ventiquattresimo di quanto sta dando alle tv locali, ha il dovere democratico di intervenire, per difendere dalla crisi chi ogni giorno aiuta a crescere l’opinione pubblica isolana”, è la presa di posizione dell’Associazione della Stampa Sarda che si è dichiarata “accanto alle radio sarde: non vogliamo vivere in un’isola silenziosa”.
La ceramica tra artigianato e design, in Sardegna 118 imprese
Sono 118 le imprese che in Sardegna si occupano di fabbricazione di prodotti in ceramica e porcellana per…