Le lenzuola degli ospedali sardi? Si lavano in Abruzzo. Denuncia sindacati

Le lenzuola si sporcano negli ospedali sardi, ma si lavano e sterilizzano a Chieti, in Abruzzo. Almeno formalmente, questione di appalti. Con il rischio di perdere i posti di lavoro in Sardegna. Lo denunciano Cgil, Cisl e Uil. È il caso del servizio di lavanderia della Assl di Sassari: Colis, il consorzio sardo che dal 2015 si occupa dell’igiene (camici, lenzuola) e della sicurezza (distribuzione dei dispositivi di protezione) delle strutture del nord Sardegna, sta per perdere l’appalto a vantaggio di una ditta abruzzese, che sta già operando a Olbia, in seguito a un contenzioso giudiziario. Tutto questo in attesa di rimettere la palla al centro con la gara per l’affidamento del servizio a gennaio. I sindacati all’attacco. “Una vicenda surreale – spiega William Schirru della Cgil – legata a un vizio di forma, il peccato originale, che provocherà i primi 25 licenziamenti”. Che però rischiano di non essere casi isolati: in pericolo ci sarebbe l’attività dell’intero consorzio che ora conta circa seicento-settecento addetti del settore. Non solo sindacati in trincea. Sulla questione ha preso posizione anche Confindustria. “Senza entrare nel merito del contenzioso in corso – avverte l’organizzazione – nel massimo rispetto della legislazione vigente e delle regole che disciplinano la concorrenza e il libero mercato, è però fondamentale che le azioni e i provvedimenti delle amministrazioni regionali competenti quantomeno non pregiudichino e penalizzino incomprensibilmente proprio queste nostre realtà industriali, che assicurano qualità, occupazione e sviluppo nel nostro territorio”. Presenti alla conferenza stampa di questa mattina anche i consiglieri regionali di Forza Italia Stefano Tunis e del Pd Piero Comandini. Gara nel 2019. Ma nel frattempo? Si è pronunciato il Tar. “Richiesta di sospensiva accolta – fa sapere Schirru – e il 3 agosto l’Ats ha invitato il Colis a proseguire il servizio con una richiesta di sconto del 5%, che il consorzio ha prontamente accolto. Nonostante questo – denuncia il sindacalista – l’Ats con una delibera dell’8 agosto ha reiterato il provvedimento posticipando l’avvio del servizio della nuova ditta a ottobre”. Ansa

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