Si è conclusa l’acquisizione delle quote della Tirrenia da parte del patron della Moby Vincenzo Onorato. La notizia era nell’aria. Le voci sulla conclusione dell’operazione avevano iniziato a circolare sin dalla mattina e la conferma è arrivata quando, nel primo pomeriggio, una nota della Cin-Tirrenia ha annunciato le dimissioni dell’amministratore delegato e direttore generale Ettore Morace.
“Sono stati quattro anni intensi, c’era addirittura chi ci dava per spacciati ancor prima di iniziare – ha dichiarato l’Ad dimissionario – invece siamo riusciti a raddrizzare la nave e a portarla in porto sana e salva. Grazie alla collaborazione di tutti i miei colleghi, dirigenti, marittimi e amministrativi, abbiamo portato avanti una privatizzazione che è un caso di successo per l’Italia, grazie alla quale Tirrenia rappresenta ancor oggi, dopo quasi 80 anni di storia, uno dei fiori all’occhiello della marineria italiana”.
In merito all’operazione, ieri l’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana ha presentato un esposto all’Autorità garante della concorrenza e del mercato che, secondo quanto auspicato dall’esponente della giunta Pigliaru, dovrà “valutare la legittimità dell’operazione”, grazie alla quale “si realizzerebbe una concentrazione dai profili decisamente anomali in un mercato ristretto come quello dei collegamenti marittimi da e per la Sardegna”. Inoltre, nella lettera indirizzata al presidente all’Agcm Giovanni Pitruzzella si chiede di “valutare la possibilità di adottare misure cautelari che sospendano l’efficacia dell’acquisizione nelle more della valutazione di legittimità”.
Oggi, anche il deputato di Unidos Mauro Pili ha annunciato la presentazione di un ricorso all’Autorità garante della concorrenza e del mercato.