Infortuni sul lavoro, un bimestre nero: 78 denunce nei primi due mesi del 2019

In Sardegna stanno aumentando gli infortuni sul lavoro. Lo dicono i sindacati confederali. L’allarme arriva dal confronto tra i dati del primo bimestre 2018 e quelli dello stesso periodo di quest’anno. A gennaio e febbraio 2019 si sono registrati infatti 78 incidenti, cinque in più rispetto al 2018. II settore più a rischio resta quello agricolo, al secondo posto il comparto costruzioni.

L’allarme di Cgil Cisl e Uil arriva alla vigilia del Primo maggio, la festa dei lavoratori. “Lo sblocca cantieri
non aiuta certo il mondo dell’occuopazione – dice Erika Collu di Fillea Cgil, esaminando la situazione con un focus sull’edilizia -. Si è deciso di tagliare risorse per prevenzione, formazione e sicurezza, invece servirebbe maggiore trasparenza nell’aggiudicazione degli appalti. Il sistema del massimo ribasso è diventato un problema”.

In questo inizio di 2019 in Sardegna si sono contati già tre incidenti sul lavoro, tutti nel Cagliaritano: una a Samassi a febbraio, due a Sestu tra marzo e aprile. “Abbiamo iniziato davvero male – denuncia Marco Foddai di Feneal Uil -. Stiamo combattendo contro i tagli che mettono a rischio la sicurezza e abbiamo lottato per aggiornare il tariffario, senza però ottenere alcun riscontro da parte delle associazioni datoriali. Inoltre sta prendendo piede l’abitudine di utilizzare nei cantieri edili contratti che non sono del settore”.

In Sardegna, seppure in controtendenza con i dati nazionali, il 2018 ha registrato meno infortuni rispetto ai dodici mesi precedenti, ma ci sono stati tredici morti. Gli incidenti sono stati in totale 7.388 contro i 7.957 dell’anno precedente. In alcune province si è tuttavia registrato un aumento: così a Nuoro (2.259 nel 2019 contro 2.199 del 2018) e Oristano (2.187 contro 2083).

“La tragedia dei numeri non viene sufficientemente presa in considerazione – spiega Giovani Matta di Filca Cisl -. Vero che i casi, nel confronto tra 2018 e 2017, sono in diminuzione. Ma restano davvero moltissimi. L’obiettivo è quello di arrivare a quota zero: in altri Paesi si stanno facendo grandi passi avanti”. Proprio con l’obiettivo di contrastare il dramma delle morti bianche, il sindacato delle costruzioni sardo sta portando avanti una campagna di sensibilizzazione a tutto campo, compresi i posti di lavoro.

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