Impresa, in arrivo i voucher per l’innovazione. Domande dal 30 gennaio

Saranno circa 580 le micro, piccole e medie imprese sarde, di qualsiasi settore produttivo, che potranno usufruire di un voucher da 10mila euro, a fondo perduto, per innovarsi tecnologicamente e modernizzare i processi produttivi aziendali.

Per la Sardegna, infatti, sono in arrivo 5, 8 milioni di euro a fondo perduto attraverso il “Voucher per la digitalizzazione delle Pmi”. Il finanziamento fa parte dei 100milioni di euro stanziati a livello nazionale, poche settimane fa, attraverso il bando del Ministero dello Sviluppo Economico. Inoltre, già da oggi, 15 gennaio, le realtà imprenditoriali possono accedere alla procedura informatica e precompilare la domanda.

“Il voucher è un’altra importante opportunità che viene offerta al 90% delle imprese dell’isola – commenta Antonio Matzutzi, Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna – sono tantissime, infatti, quelle che chiedono incentivi e supporto per la crescita e la modernizzazione”. Ogni impresa, quindi, potrà beneficiare di un unico voucher di importo non superiore al 10mila euro (a fondo perduto), che andrà a coprire il 50% del totale degli investimenti fatti.

Gli interventi dovranno essere finalizzati a sostenere l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento
dell’efficienza aziendale e la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme
di flessibilità, tra cui il telelavoro, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e ultralarga, il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare, attraverso l’acquisto e l’attivazione di decoder e parabole, nelle aree dove le condizioni geomorfologiche non consentano l’accesso a soluzioni adeguate attraverso le reti terrestri o laddove gli interventi infrastrutturali risultino scarsamente sostenibili economicamente o non realizzabili, la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese.

Le domande potranno essere presentate dalle imprese, esclusivamente tramite la procedura informatica, a partire dalle ore 10 del 30 gennaio e fino alle ore 17 del 9 febbraio. Già dal 15 gennaio 2018 sarà possibile accedere alla procedura informatica e
compilare la domanda. Per l’accesso è richiesto il possesso della Carta nazionale dei servizi e di una casella di posta elettronica
certificata (PEC) attiva e la sua registrazione nel Registro delle imprese.

Entro 30 giorni dalla chiusura dello sportello il Ministero adotterà un provvedimento cumulativo di prenotazione del voucher, su base
regionale, contenente l’indicazione delle imprese e dell’importo dell’agevolazione prenotata.

La Confartigianato in Sardegna, per consentire alle piccole imprese di cogliere queste opportunità, attraverso le proprie sedi territoriali
sarà a disposizione delle realtà produttive che puntano sull’innovazione tecnologica fornendo loro assistenza. In questa
attività, l’associazione artigiana verrà supportata della società partner Logica3, specializzata in assistenza e accompagnamento delle
attività produttive nel percorso di modernizzazione dei processi produttivi aziendali.

“Stiamo vedendo che – continua Matzutzi – tra le piccole e medie aziende è sempre più forte il desiderio di svilupparsi e di competere
con i mercati nazionali ed esteri”. “Per questo diciamo a tutti gli imprenditori – sottolinea il presidente – di cogliere l’occasione di
innovarsi tecnologicamente e di modernizzare i propri processi produttivi aziendali, per rilanciarsi e per trovare anche nuovi
sbocchi commerciali”.

Le imprese digitali della Sardegna. Con i loro prodotti e i loro servizi hanno dimostrato che il futuro 4.0 è già un concreto presente. Per questo la rivoluzione digitale, nelle piccole imprese artigiane e non, è già realtà. Al III trimestre 2107, in Sardegna si contano 2.772 imprese digitali (cresciute del 1,2% rispetto al 2016) di cui 449 artigiane pari al 16,9% del totale di quelle operanti nei settori dei servizi internet, realizzazione di portali web, produzione software e commercio elettronico.

Nel dettaglio settoriale le imprese artigiane digitali si concentrano per oltre la metà (53,3%) nella produzione di software, consulenza
informatica e attività connesse e un ulteriore 45,4% elabora dati, fa attività di hosting ed attività connesse e si occupa di portali web.
In questi due comparti è più elevato il peso dell’artigianato sulle imprese digitali, salendo all’11,5% nella produzione di software,
consulenza informatica e attività connesse e al 10,3% nella elaborazione dei dati, hosting e attività connesse e portali web.

A livello territoriale la maggior parte si trovano in provincia di Cagliari (1.529 di cui 211 artigiane), segue Sassari (824 di cui 182
artigiane), poi Nuoro (259 di cui 55 artigiane). Chiude Oristano con sole 160 imprese di cui 21 artigiane.

“La rivoluzione digitale – conclude Matzutzi – interessa orizzontalmente tutte le imprese. Nessun settore, nessuna attività
dell’artigianato e della piccola impresa ne è escluso. Abbiamo la straordinaria opportunità di coniugare con le tecnologie digitali la
tradizione, il saper fare, la creatività, il gusto, il fatto su misura, vale a dire le caratteristiche che da sempre fanno grandi nel
mondo i prodotti delle imprese italiane a valore artigiano. Il mix che ne esce rappresenta il modello italiano di impresa 4.0, unico nel
mondo”.

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