Il mercato del mattone continua a crescere: più 10,5% per l’edilizia rispetto al 2022

Mattone su mattone, il mercato dell’edilizia continua a crescere. Il 2022 consolida il trend di espansione delle costruzioni con un volume d’affari stimato in 7,5 miliardi di euro con un più 10,5 per cento rispetto all’anno precedente. E si registra anche un più 12,9 per cento negli investimenti. Cresce ancora il mercato immobiliare con un generale più 14 per cento con un più 8,8 per cento nelle compravendite immobiliari. Boom delle gare d’appalto di lavori pubblici, più 16 per cento. E in termini di valore si passa da 464 milioni a 1,7 miliardi di euro più 275 per cento. Sono alcuni dei numeri del report annuale di Cna costruzioni. Bene la produzione edilizia più 13,3 per cento sul 2021, aumentano anche le imprese più 246 unità, si consolida l’occupazione più 9,8 per cento che tocca di nuovo 45mila addetti. Le previsioni per il 2023? Il bicchiere mezzo pieno è legato al fatto che le case, entro i prossimi 10 anni, necessitano di rivisitazioni green e di risparmio energetico. Le incognite sono legate alla fine del superbonus e alle incertezze sul Pnrr. Previsto un “pareggio”, forse qualcosa di meglio, con una stabilizzazione del mercato che si dovrebbe assestare sul più 1,4 per cento.

“Molto dipenderà – spiegano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario e presidente regionale di Cna costruzioni – dall’avanzamento dei cantieri in atto e dall’avvio di quelli in programma. Siamo in una fase in cui, almeno sul fronte pubblico, il nodo non è tanto quello delle risorse, ma quello dell’effettiva capacità di spesa, ostacolata da fattori strutturali (vincoli burocratici, inadeguatezze gestionali), ma anche dalle più recenti tensioni dell’offerta, con i rinnovi delle quotazioni di materia prima e dei processi produttivi”. Alcuni suggerimenti: “Sul fronte interno regionale – continuano i vertici Cna – occorrerebbe completare positivamente la legislatura, completando la tanto attesa legge di riordino del quadro normativo in ambito urbanistico, la legge casa, e un serio e concreto piano formativo che aiuti il sistema dell’offerta a trovare sul mercato le figure professionali richieste”. Forte dinamismo del mercato sassarese: previsto un importante aumento della produzione anche nel 2023 (più 4 per cento), trainato dal settore infrastrutturale e dall’edilizia residenziale. Triennio 2021 – 2023 positivo anche per Oristano (più 1,1 per cento) nel 2023. Stabili nel 2023 Nuoro e Sud Sardegna. Il 48 per cento della produzione regionale è appannaggio di Cagliari e Sud Sardegna con 3,6 miliardi, al secondo posto Sassari con 2,5 miliardi il 33 per cento del totale. Nuoro 840 milioni e Oristano 520 milioni, si dividono le restanti quote.

(Ansa)

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