Igea, trattativa ancora aperta con la Regione. Poi le assemblee dei minatori

Sarà l’assemblea dei lavoratori della miniera Sos Enattos, a Lula (Nuoro), a decidere se la protesta dei sette operai Igea, da giorni nel pozzo a 80 metri di profondità, può finire o meno. Le valutazioni verranno fatte in base alle notizie che arrivano da Cagliari, dopo ieri era in programma il vertice con l’assessore all’Industria, Maria Grazia Piras, mentre oggi c’è stato un incontro col presidente del Consiglio regionale, Gian Franco Ganau, e i capigruppo. Insomma, una girandola di appuntamenti che non è ancora finita.

A Cagliari c’è anche una delegazione di Lula, alla quale hanno preso parte anche alcuni amministratori locali. “L’incontro di ieri pomeriggio tra sindacati, rappresentanti di Igea e Regione è stato tutto sommato positivo – ha detto il sindaco Mario Calia, anche lui minatore – sia sul fronte degli stipendi che sul rilancio della società. Ma i lavoratori vogliono vedere un verbale firmato dalle parti”.

L’Igea è una delle partecipate regionali che la giunta Pigliaru ha messo in liquidazione, perché lo schema societario in house, cioè con affidamenti diretti dei servizi, si è rivelato troppo oneroso. L’assessore Piras ha detto però che “Igea va salvata e che presto dovrebbe essere definito il piano industriale”. La società è stata creata per bonificare e tenere in sicurezza le aree minerarie dismesse. Adesso spetta al Consiglio regionale trovare una soluzione, attraverso una leggina con la quale dovrebbe essere garantito il pagamento degli stipendi.

Il pacchetto definitivo di decisioni che arriverà dalla Regione passerà al vaglio dei lavoratori anche a Iglesias e a Furtei, le altre due sedi della società. Proprio nel Sulcis da giorni i 240 dipendenti sono in sciopero.

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