Igea, confronto fiume: il nodo stipendi divide ancora le parti

Confronto fiume tra lavoratori e sindacati, assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras e commissario Antioco Gregu per risolvere una volta per tutte la vertenza Igea. L’incontro è cominciato poco dopo le 14.30 e va ancora avanti con il presidio dei minatori sotto il palazzo di viale Trento che aspettano di conoscere gli esiti del vertice. E aspettano notizie da Cagliati anche i lavoratori dei presidi di Campo Pisano, Funtana Raminosa, Furtei e dalla galleria occupata di Lula. La mobilitazione era cominciata a mezzogiorno con striscioni, fischietti e bandiere. In ballo il passato, con gli ultimi cinque stipendi che mancano ancora all’appello, e il futuro dei circa 270 dipendenti dell’azienda regionale, tra tempo indeterminato e determinato e collaborazioni. Su questo secondo aspetto si sarebbe trovato un accordo sulla procedura da seguire: la Regione ha ribadito che Igea va salvata. E che presto dovrebbe essere definito il piano industriale. Tempi veloci per la definizione del piano esuberi e delle bonifiche. Più complicata la questione stipendi: è il punto su cui ancora le parti devono trovare un’intesa: si continuerà ancora a discutere. I lavoratori chiedono garanzie. Quattro mensilità sono già inserite nel pacchetto del concordato, ora si cerca di trovare i fondi della mensilità di ottobre.

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