I sindaci del territorio: “Sì al Trenino Verde, ma la Regione faccia di più”

Sono tanti e variegati i territori della Sardegna che il Trenino Verde attraversa ogni estate. E diverse sono le offerte proposte dai paesi interessati. La tratta ferroviaria che va dallo snodo di Mandas, per addentrarsi in Ogliastra fiancheggiando il Flumendosa per arrivare sino al porto di Arbatax, è sicuramente la tratta che vanta maggiore tradizione e maggiore offerta per il turista. Molti di questi comuni, sin dalla fine degli anni ’90, (cioè da quando la linea da semplice trasporto pubblico è stata declinata in servizio turistico), si sono mobilitati per offrire al viaggiatore tappe particolari di natura storico-culturale e ambientale.

Il sindaco uscente di Mandas, nonchè direttore dell’Anci Umberto Oppus, nonostante i viaggiatori negli anni siano diminuiti, ci crede ancora. Crede nell’investimento turistico della linea ferroviaria. L’amministrazione mandarese ha di recente ristrutturato l’ex-alloggio del personale viaggiante per trasformarlo in ufficio turistico proprio in funzione del servizio Trenino Verde. L’ufficio viene tenuto aperto durante tutta la stagione turistica. Inoltre con circa 600mila euro si recupererà tutto quello che era la vecchia locanda dove lo scrittore inglese David H. Lawrence, diretto da Cagliari a Sorgono in treno, sostò insieme alla moglie nel 1921. Una locanda che all’epoca era all’interno della stazione che poi venne chiusa negli anni ’40 quando morì il titolare.

Sempre a Mandas, da otto anni, si svolge il “Festival Internazionale della letteratura di viaggio” dedicato al viaggiatore inglese. Un’iniziativa che nasce proprio per valorizzare la ferrovia e stimolare l’economia locale anche in funzione del servizio turistico. Oppus prevede inoltre di finanziare il recupero di una vecchia locomotiva e il miglioramento della stazione ferroviaria che si trova in condizioni abbastanza precarie.

A Seui, altro importante centro della tratta Mandas-Arbatax, il sindaco Marcello Cannas è piuttosto preoccupato per il futuro. Seui è un altro di quei centri dove l’attività e la promozione sul territorio in funzione del servizio Trenino Verde c’è sempre stato. “È molto difficile programmare una stagione turistica – afferma il sindaco –. Sino a qualche giorno fa non eravamo neanche certi che il Trenino riprendesse le sue corse. Come possiamo pensare di investire senza avere neanche la certezza del servizio?”. La collaborazione fra i sindaci di questa tratta è molto intensa.

“Siamo disposti a tutto per salvare la ferrovia e il suo servizio – continua Cannas -. In Trentino finanziano le funivie e noi non ci rendiamo conto di quanto sia importante salvaguardare la ferrovia che attravera questo bellissima area della Sardegna, una tratta che collega il mare alla montagna più impervia.”

Nella tratta Mandas-Sorgono i comuni sono tradizionalmente meno attivi rispetto alla linea orientale. Ma per il neo-sindaco di Sorgono Giovanni Arru la salvaguardia e la valorizzazione della linea ferroviaria è da ritenere fondamentale. “Nonostante le poche risorse a disposizione che oggigiorno hanno i piccoli comuni, noi verificheremo se è possibile trovare dei fondi e fare qualsiasi cosa per salvare la strada ferrata”.

La volontà c’è, soprattutto rispetto a vent’anni fa quando non si era capita l’importanza sotto il profilo economico ma anche sotto il profilo sociale della ottocentesca linea ferroviaria. “Per noi delle zone interne – continua il sindaco di Sorgono – la ferrovia rappresenta un’opportunità di crescita economica e quindi di ripopolamento dei nostri paesi. Oltre a rappresentare un monumento storico e quindi di memoria, per noi rappresenta un’opportunità sociale”.

La situazione cambia notevolmente sulla tratta occidentale, sulla linea Macomer-Bosa. L’ex sindaco della cittadina dei Malaspina Piero Casula considera il servizio del Trenino Verde una “nota dolente”. “Purtroppo il territorio ha da sempre creduto poco sull’investimento della linea ferroviaria. L’unico soggetto che si è sempre occupato di offrire diversi servizi ed un’offerta turistica articolata è la Cooperativa Esedra. Ma ritengo che la Regione debba integrare le competenze che vanno dal trasporto, al turismo sino ai beni culturali per poter sviluppare un serio progetto di investimento che coinvolga maggiormente i i territori interessati, e quindi i vari soggetti presenti.”

Sulla proposta dell’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana di individuare alcuni pezzi di tratta per sviluppare un “percorso storico-culturale d’eccellenza” i sindaci intervistati, pur capendone le motivazioni, hanno difficoltà a capire come questo possa essere realizzato. Umberto Oppus ritiene che per esempio “il coinvolgimento dell’Ente Foreste possa essere un aiuto importante” sotto il profilo dei costi che gravano sul bilancio dell’assessorato. La Forestale potrebbe prendersi una buona parte della manutenzione del tracciato ferroviario, così da non gravare ulteriormente sui costi annuali che la manutenzione ferroviaria richiede.

L’opportunità è grandissima e non va persa. Tutti i sindaci sono dello stesso avviso. Il piano della promozione e dell’offerta dei territori può essere potenziata e programmata al meglio. Ma si ha l’urgente necessità che la Regione dia direttive e linee guida. Organizzi incontri, proponga eventuali soluzioni, e soprattutto collabori strettamente con le amministrazioni.

Ornella Demuru

 

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