I minatori di Olmedo ancora in galleria. Ore di attesa per la chiusura del bando

Nel cuore della miniera, ancora nelle gallerie. Non per lavorare ma per protestare: seconda notte a 180 metri di profondità per i dieci lavoratori che da lunedì mattina occupano la miniera di Olmedo – a pochi chilometri da Alghero – vanno avanti con la protesta. Hanno ricevuto la visita dei colleghi che presidiano i cancelli dell’impianto e curano i contatti con il sotterraneo e le relazioni esterne. In tutto sono 35 i dipendenti della S&B Industrial Minerals, società greca detentrice della concessione mineraria dal 2007, che da febbraio è passata sotto il controllo della Imerys e da aprile ha messo in mobilità i lavoratori.

Il giorno del bando. Oggi la Regione Sardegna aprirà le buste per verificare se, chi e a quali condizioni ha risposto all’avviso pubblico con cui s’invitavano potenziali investitori a manifestare interesse per la ripresa dell’attività di estrazione di bauxite. Prematuro ancora dare certezze, ma vi sarebbe almeno un’offerta ritenuta credibile. Ieri intanto c’è stata la visita della polizia mineraria, corpo ispettivo dell’assessorato regionale dell’Industria. Doveva verificare lo stato dei lavori di ripristino del sito, obbligatori per la S&B prima di abbandonare l’impianto. Le operazioni sono state affidate a società esterne, mentre i 35 dipendenti sono stati sospesi dal lavoro dal 10 luglio e attendono a giorni il via libera alla cassa integrazione. “Da quel che trapela i lavori sono in ritardo o non sono stati fatti in maniera adeguata”, riferiscono i minatori. Per i rappresentanti sindacali questo significa che “alla S&B serviranno alcuni mesi per completare l’opera, poi via al confronto con la Regione sulla ricollocazione dei dipendenti con i nuovi investitori”.

Leggi anche: Minatori a – 180 metri: a Olmedo lotta per stipendi e nuovo bando

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