Battaglia per il grano. Dalla Sardegna arriva un “no” alla produzione della varietà Cappelli anche in Emilia Romagna. Nella sede della Proloco di Sanluri, il Consorzio sardo grano Cappelli si è riunito per rivendicare il
suo diritto come produttore unico della varietà su mandato della ditta sementiera di Bologna. “Si è evidenziata la volontà – fanno sapere i consorziati – di continuare a produrre e divulgare il Cappelli come da trent’anni a questa parte, in quanto è stato il nostro lavoro fatto a livello nazionale. D’improvviso ci siamo visti privati di questa esclusiva che si è stata data”. Il Consorzio ha intenzione di chiedere l’intervento di tutte le forze politiche regionali e dei parlamentari sardi.
Intanto venerdì 6 ottobre è in programma un incontro tra l’assessore all’Agricoltura della Regione Sardegna, Pierluigi Caria, e la delegazione del Consorzio. “Un incontro – si legge in una nota – dove verrà chiarita la posizione e l’influenza del lavoro compiuto da tutte le parti della filiera da ben trent’anni, con la necessità di avere una risposta chiara e concreta sulla modalità di azione da parte della Regione, per salvaguardare un lavoro e un diritto che il consorzio ha valorizzato, custodendo e divulgando il grano Cappelli nel territorio sia regionale che nazionale. Il consorzio sardo grano Cappelli vuole chiarezza e correttezza”.