Dieci piccole e medie imprese dell’industria agroalimentare della Sardegna si preparano a sbarcare nei mercati asiatici di Giappone e Singapore per promuovere e commercializzare i propri prodotti di filiera. Costituendo una rete di aggregazione, Confapi ha presentato il progetto alla Regione nell’ambito del piano di internazionalizzazione che mette a disposizione fondi per 352mila, a cui si aggiungono 117mila euro da parte delle singole aziende con un investimento di circa 10mila euro ciascuna.
Il progetto Sardinia Asian Way, illustrato nel pomeriggio alla stampa, ha preso il via oggi a Cagliari con i primi incontri tra le imprese e il team di specialisti che supporterà le azioni del piano e accompagnerà le aziende passo passo attraverso la nuova sfida sui mercati esteri che, secondo le stime, potrebbe portare nelle casse delle aziende sarde complessivamente un milione di euro. In particolare, sarà sperimentata una graduale penetrazione commerciale delle imprese coinvolte: La Casa del Grano di Elmas, CP & G di Villacidro, Itria Zafferano di Turri, Meloni Vini di Selargius, A.Dol.Sar di Elmas, Caseificio Silvio Boi di Cardedu, Fadda di Thiesi, Società Agricola Peddio di Cuglieri, Siete Fuentes di Cagliari e I Sapori di Sardegna di Lodine.
Il primo step riguarda la partecipazione collettiva a due fiere di settore (in Giappone la Fabex and wine and gourmet dall’11 al 13 aprile 2018, e a Singapore la Pro Wine Asia dal 24 al 27 aprile 2018) e a un road show di tre eventi B2B a Osaka, Tokio e Singapore. Le imprese avranno poi la possibilità di attivare dei temporary shop a Tokio e Singapore per la degustazione e vendita dei prodotti. “Il risultato più importante è stato quello di riuscire a mettere insieme 10 imprese sarde che oggi possono lavorare in rete”, ha spiegato il presidente di Confapi Sardegna Mirko Murgia. “Quando siamo arrivati noi l’export nel settore agroalimentare era il 3% del Pil e riguardava soprattutto il comparto lattiero caseario – ha ricordato l’assessora regionale dell’Industria Maria Grazia Piras – Fare rete è difficile e continuiamo ad avere difficoltà ma sappiamo che da soli non si va da nessuna parte”.
