La risposta dell’Enel, attesa dai lavoratori di Eurallumina che da tre giorni stanno occupando la sala riunioni dell’assessorato all’Ambiente, è arrivata ieri sera. L’Ente nazionale per l’energia elettrica si è detto pronto a garantire la fornitura necessaria a rimettere in moto l’impianto di cogenerazione. Ma a carbone, secondo modalità ancora da definire.
Lo ha fatto sapere con una nota l’assessora Donatella Spano. “Enel ha risposto ufficialmente, sciogliendo le riserve di Eurallumina. Adesso tocca alla società dare riscontro alla decisione di Enel”. È stata la stessa Spano a comunicarlo ai lavoratori in occupazione insieme al direttore generale Paola Zinzula. Tuttavia “a causa del periodo di sospensione – si legge ancora nel comunicato della Regione – la Conferenza dei servizi per la prosecuzione dell’iter istruttorio è slittata e comunque prevista al massimo entro gennaio”.
Quanto alla fornitura a vapore, Enel ha parlato di soluzione “non fattibile“, in quanto non sono “maturate le condizioni” per rendere “l’inziativa sostenibile”. Sulla disponibilità del carbone servirà comunque un procedimento autorizzativo per la realizzazione del cogeneratore, oggi fermo alla valutazione ambientale. Questo progetto si integra con la più ampia procedura per il riavvio dello stabilimento che produce allumina e per il quale si attende appunto la convocazione della conferenza di servizi entro gennaio 2017. Nel frattempo gli operai, che oggi si ritroveranno nuovamente in assemblea davanti all’assessorato dell’Ambiente, attendono che gli sviluppi di questi ultimi passaggi. L’iniziativa di lotta cesserà nel momento in cui ci sarà la certezza che l’iter procedurale riprenda.
