Eurallumina, i lavoratori incalzano Calenda: “Gennaio sia l’ultima scadenza”

“Ieri è stato protocollato all’assessorato regionale dell’Ambiente l’ultimo tassello, forse quello più importante, la Valutazione di impatto sulla salute (Vis) e i dati ci confortano: è arrivato il momento di chiudere il procedimento e arrivare alla delibera sulla Valutazione di impatto ambientale (Via) e la seguente autorizzazione integrata ambientale (Aia). Gennaio 2018 deve essere l’ultima e non più prorogabile scadenza”.

Lo ha annunciato Antonello Pirotto, della Rsu di Eurallumina, incontrando il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda nella mensa dello stabilimento di Portovesme assieme ai lavoratori. Un faccia a faccia chiuso alle telecamere e cronisti che è seguito a quello con i lavoratori Alcoa. “A noi non serve il panettone, ci basta il pane frutto del lavoro e quel pane ha un nome: la bauxite da macinare e trasformare e l’allumina da vendere nella sfida con il mercato globale. Fatecelo fare – ha aggiunto Pirotto – Noi chiediamo il rispetto di quanto già sottoscritto come impegni. Rispetto per quanto conquistato in anni di lotta, di sacrifici, di resistenza alle avversità. Ne abbiamo diritto e lo dobbiamo a chi ci ha lasciato in eredità il lavoro, prima minerario e poi industriale. E lo dobbiamo alle nostre famiglie”. Le tute verdi sulcitane hanno anche annunciato che la mobilitazione proseguirà dopo il periodo festivo. “Il nuovo anno ci vedrà pronti, se gli eventi non evolveranno positivamente, a continuare con ancora più dure iniziative di protesta e mobilitazione”.

Le risposte del ministro

“Il pezzo che manca e che riguarda il mio ministero è il pezzo che riguarda l’energia. Su questo è stato firmato un accordo di massima tra la società e Enel per la fornitura di energia e gas, accordo che è stato prorogato per riuscire a fare il contratto di fornitura il prima possibile – ha detto ai lavoratori Calenda -. La seconda settimana di gennaio vedrò al Mise Enel, l’Autorità per l’energia, e la società, per fare in modo che questo contratto di fornitura, vero tassello mancante, venga chiuso”.

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