“Il 25 settembre verrà eletto il nuovo Parlamento, e successivamente dovrà essere formato il nuovo Governo. Una delle emergenze del nostro Paese riguarda l’energia in tutte le sue sfaccettature, problematica che sul nostro territorio ha un effetto ancor più pesante. Questo è un momento difficile, per i lavoratori e le loro famiglie e anche per le imprese, piccole o grandi che siano. Chi si candida a rappresentare i cittadini, in un Parlamento ridotto, avrà una responsabilità maggiore rispetto al passato perché la rappresentanza territoriale è stata modificata”. Inizia così l’appello ai candidati alle prossime elezioni politiche da parte delle segreterie territoriali Filctem Cgil- Femca Cisl-Uiltec Uil, che chiedono “un impegno concreto che vada oltre la semplice manifestazione verbale”.
Intanto per la prossima settimana sono stati convocati due incontri: lunedì 5 in Confindustria per discutere del futuro di Eurallumina e martedì 6 al Mise per la Portovesme Srl. “Il Sulcis e il Medio Campidano – sottolineano Emanuele Madeddu, Vincenzo Lai e Pierluigi Loi in una nota congiunta – vivono una crisi perenne destinata a peggiorare. Le diverse istanze presentate nel corso degli anni sono rimaste lettera morta. Pensiamo alla questione dell’energy release, e quindi alla questione energetica che interessa le aziende a maggior consumo, oppure alle diverse procedure aperte e in corso da anni per il rilancio delle attività produttive. Sino a oggi abbiamo registrato solamente buone enunciazioni. Oggi siamo davanti a un bivio che non offre molte alternative: o si viaggia verso una ripresa oppure si decreta la fine e la morte economica e sociale di un intero territorio. Per questo motivo sin da ora si chiede un impegno formale e un’assunzione di responsabilità che passi anche attraverso la rappresentazione del percorso da seguire e delle misure da adottare. Il tempo dell’attesa è terminato. Servono risposte concrete, subito”, concludono i segretari di Filctem Cgil, Femca Cis e Uiltec Uil.