Una società agricola nel Nuorese avrebbe beneficiato illegalmente di 110mila euro di contributi comunitari, erogati per il sostegno diretto agli agricoltori. Il titolare non ne aveva diritto – secondo la Guardia di finanza di Cagliari, che ha coordinato le indagini insieme alla Procura europea – perché sottoposto a una misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per due anni: una condizione che non consente di ricevere aiuti pubblici per effetto della normativa antimafia.
L’accusa è quella di indebita percezione di erogazioni pubbliche. L’impresa agricola e il suo amministratore sono stati segnalati alla Corte dei Conti per danno erariale: la sanzione amministrativa è pari al finanziamento ricevuto. Inoltre l’Argea è stata allertata per il recupero degli aiuti percepiti.