Coldiretti chiede un incontro a Solinas: “Servono risposte urgenti per il futuro”

Dopo l’appello di ieri dei pastori sardi al Consiglio regionale e la richiesta di un incontro urgente con la commissione Agricoltura, oggi è la volta di Coldiretti e del Comitato spontaneo degli allevatori del comparto bovino della Sardegna. L’associazione di categoria che riunisce il mondo delle campagne punta il dito contro l’assessorato regionale dell’Agricoltura “in disarmo, ostaggio della burocrazia, dove mancano decine di funzionari tecnici, cioè di coloro che sono in grado di far bene i bandi e dare risposte alle imprese”, è l’allarme lanciato dal presidente regionale, Battista Cualbu e dal direttore Luca Saba, che stamattina hanno chiesto un incontro urgente con il presidente della Regione Christian Solinas. Obiettivo, “riprogrammare il futuro dell’agricoltura che in caso contrario sarebbe ricordata per tutti i suoi problemi e non per le eccellenze che produce”, afferma Saba.

Una criticità su tutte: “Dalla siccità del 2017 sono trascorsi ottocento giorni ma non sono stati sufficienti a far ottenere agli agricoltori 38 milioni di euro stanziati dal governo per la calamità naturale, sinora sono state liquidate solo trenta pratiche”. Si tratta di uno dei motivi per i quali, spiegano Cualbu e Saba, “l’assessorato ha bisogno di una profonda riorganizzazione, sia a livello strutturale che di competenze delle agenzie”. Non può passare inosservato il fatto che ancora non sia stato nominato l’assessore competente che, secondo Coldiretti, “dovrà essere un uomo o una donna con un appoggio politico forte, tale da consentirgli di fare le riforme necessarie, in grado di confrontarsi con i suoi colleghi competenti a livello di conferenza Stato-Regioni”.

Dura la presa di posizione del Comitato spontaneo degli allevatori del comparto bovino: “Il quarto d’ora col quale il presidente della Regione, Cristian Solinas, a detta dei suoi autorevoli sostenitori, avrebbe dovuto chiudere le scelte per decidere i componenti del suo esecutivo, si è dilatato oltre ogni più fosca previsione, in maniera preoccupante e, a oltre due mesi dal voto per il rinnovo del Consiglio regionale, la Sardegna non ha ancora la sua Giunta”, scrive Peppino Chessa. Per gli allevatori “la lentezza eccessiva delle decisioni del presidente appare come una beffa per i numerosi operatori del settore che attendevano nell’immediato un nuovo interlocutore con cui impostare il duro e lungo lavoro di cui il compato agricolo ha bisogno per rilanciare politiche e progetti di rinnovamento e sviluppo. Il proseguire di questa situazione di incertezza rischia di amplificare, oltre alla beffa già conclamata, il grave danno che l’economia agricola sarda sta subendo e rischia di subire nei prossimi mesi e nei prossimi anni in assenza di un assessore incaricato che abbia un chiaro mandato per attuare politiche di rilancio dell’intero settore agricolo”.

È per questo che il Comitato spontaneo – che si era costituito nella scorsa legislatura per richiamare l’allora assessore Pier Luigi Caria e tutto l’esecutivo all’attuazione di politiche eque e corrette per tutti gli operatori del comparto -, riprende la propria azione e chiede a Solinas “di porre fine a questa situazione di incomprensibile immobilismo ed equilibrismo ancor più insopportabile di fronte alle difficoltà del settore agricolo sardo e di nominare l’assessore”.

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