C’è la controprova sui ritardi della Giunta di Christian Solinas nell’esame delle domande per la cassaintegrazione in deroga, una delle misure previste dal decreto ‘Cura Italia’ a sostegno di imprese e lavoratori. Ieri l’Inps, cui spetta materialmente erogare gli ammortizzatori sociali funzionali a contenere la crisi seguita all’emergenza Covid, ha pubblicato l’elenco delle pratiche divise per regioni. La nostra Isola nemmeno figura, insieme alla Sicilia. Stasera Alessandra Todde, sottosegretaria M5s allo Sviluppo economico, ha di fatto smentito l’assessora al Lavoro, Alessandra Zedda, che l’altro giorno ha assicurato “il pagamento della Cig ai primi di maggio”.
Sulla Cig in deroga per il coronavirus, l’Inps esamina le richieste proprio insieme alle Regioni, che devono verificare la regolarità delle domande presentate per poi spedirle all’Istituto di previdenza, in modo che gli uffici romani si limitino a fare i soli mandati di pagamento. Il Lazio, guidato da Nicola Zingaretti, ha addirittura già decretato 29.684 pratiche. Ed è stata la Regione più rapida: il primo invio all’Inps l’hanno fatto il 2 aprile. 
L’Istituto di previdenza ha già autorizzato 4.883 Cig in deroga. Segue la Campania di Vincenzo De Luca, con 8.999 domande autorizzate e spedite all’Inps. Poi ecco le 6.362 delle Marche. Seguono Veneto (3.459) ed Emilia Romagna (3.449).
In Sardegna sono 29mila le richieste di Cig in deroga, che vale per nove settimane nel caso in cui i lavoratori siano sospesi dal servizio; oppure 18 settimane se c’è una riduzione dell’orario. Nel prospetto dell’Inps, aggiornato al 22 aprile, non compare nemmeno il Trentino Alto Adige, ma solo perché le domande vengono direttamente gestite dalle Province autonome di Trento e Bolzano. Sempre stando ai dati ufficiali pubblici ieri dall’Istituto previdenziale, è molto indietro anche la Lombardia che ha inoltrato le prime pratiche solo il 21 aprile. Comunque meglio rispetto a Sardegna e Sicilia. (al. car.)
