Il governo riscrive la norma contro il caro-voli. In un emendamento al dl asset l’esecutivo elimina il tetto ai prezzi (200% del costo medio) e per limitare l’utilizzo degli algoritmi affida poteri all‘Antitrust che verificherà l’eventuale iniquità del prezzo della compagnia aerea, in base ai principi di abuso di posizione dominante e di intesa restrittiva della concorrenza. Le condotte praticate sulle rotte per le isole, il periodo di picco di domanda stagionale e i prezzi superiori del 200% della tariffa media del volo – è scritto nella relazione tecnica – sono considerati circostanze e indizi dei quali l’Autorità può tener conto.
“L’ennesima marcia indietro del governo per contrastare il caro- voli soprattutto da e per le isole non stupisce. Fin da quando il governo nazionale annunciò tale provvedimento, positivo seppur tardivo, si intuiva che ci fosse dietro la campagna elettorale”.
E’ il commento del segretario generale della Filt Cgil Sardegna, Arnaldo Boeddu sull’emendamento dell’esecutivo nazionale al dl asset che elimina il tetto ai prezzi (200% del costo medio) e, per limitare l’utilizzo degli algoritmi, affida alcuni poteri all’Antitrust. “Non sono specificate bene neppure le azioni che dovranno essere messe in atto in base alla profilazione web – attacca il sindacalista – In poche parole l’elefante ha partorito un topolino. Meglio sarebbe stato convocare congiuntamente al tavolo ministeriale le compagnie aeree, le società di gestione e le organizzazioni sindacali. Solo con questa modalità, si sarebbe potuto costruire un percorso condiviso che, oltre ad evitare il caro-voli, avrebbe affrontato in maniera seria l’applicazione dei contratti collettivi di lavoro soprattutto nei confronti delle compagnie low cost che usufruiscono di centinaia di milioni di euro di contributi”.
“Siamo preoccupati per questo passo indietro del governo rispetto ai tetti massimi per le tariffe aeree perché ritenevamo che, soprattutto per quanto riguarda i collegamenti da e per le isole, fosse un aspetto fondamentale per evitare quella speculazione che viene fatta dai vettori in maniera spropositata”.
E’ quanto sostiene il segretario generale della Uil Trasporti Sardegna, William Zonca, a seguito della notizia dell’emendamento del governo al dl asset. “Per questo motivo riteniamo una mossa non coraggiosa da parte del governo che invece doveva tenere la barra dritta su su questa idea del tetto massimo – aggiunge – A questo punto pensiamo che in prospettiva di un nuovo bando sulla continuità territoriale venga meglio specificata la possibilità di incrementare le tariffe con un prezzo calmierato che sicuramente non può più essere lasciata solo in mano ai vettori, magari con l’aiuto dell’Antitrust per evitare speculazioni sui passeggeri”.