Caro traghetti, tra un mese la sentenza dell’Antitrust

Il 19 giugno, tra meno di un mese, l’Autorità garante per la concorrenza, l’Antitrust, deciderà sul ricorso della Regione Sardegna e delle associazioni dei consumatori che avevano denunciato un “cartello” delle compagnie di navigazione che collegano l’Isola con il resto d’Italia a causa dell’aumento generalizzato dei prezzi nell’estate 2011. I rincari delle compagnie avevano sfiorato anche il 100 per cento. Durante l’audizione ieri a Roma il relatore ha ricostruito i fatti e messo in evidenza anche la tempistica sospetta perché contemporanea, prospettato anche – questa la tesi- in vista anche dell’acquisizione della Tirrenia. Per gli avvocati delle compagnie, Moby, Gnv-Snav e Sardinia Ferries, la concorrenza tra le tre è sempre rimasta tale – nessun accordo sottobanco- i prezzi avrebbero subito un’impennata vertiginosa a causa del rincaro del carburante.

L’audizione del governatore Cappellacci. Sentito anche il presidente della Regione Ugo Cappellacci che ha ribadito le ragioni del ricorso ripercorrendo i vari fatti che hanno anche portato alla costituzione della Flotta sarda. In particolare il ha posto l’accento sull’aumento dei prezzi che, ha spiegato, “non è giustificato dall’aumento di carburante, anche perché quando questo è diminuito non altrettanto velocemente sono calate le tariffe”. Cappellacci ha inoltre sottolineato l’apertura di dialogo offerta a suo tempo agli armatori e ha difeso il diritto dei sardi alla mobilità denunciando un danno economico per le imprese che effettuavano trasporti via mare. “Per questi motivi – ha argomentato il governatore – siamo stati costretti a controbilanciare la situazione con l’istituzione della Flotta sarda”. Il rischio è che il fenomeno del ‘cartello’ possa ripresentarsi.

 

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