“Caos nei voli e nessuna strategia”. Le grane del turismo sardo

Una continuità territoriale aerea sempre precaria, con bandi che si rincorrono per tamponare l’emergenza di un’Isola senza voli, e l’incapacità della politica nel dare un volto al settore turistico. Sono questi i nodi principali del turismo sardo individuati dal presidente di Federalberghi Sardegna, Paolo Manca, e Agostino Cicalò presidente della Camera di Commercio di Nuoro.

I due imprenditori e rappresentanti di categoria ne hanno parlato oggi in occasione dell’inaugurazione del nuovo Hotel Felix a Olbia. Un taglio del nastro che arriva al termine di una stagione turistica iniziata troppo tardi, a giugno, a causa della pandemia da Coronavirus e dopo lo stop di alcuni giorni ai voli della continuità territoriale aerea tra l’addio di Alitalia e l’affidamento del servizio a Volotea.

“Sono riusciti casualmente a far ripartire la continuità territoriale con un nuovo vettore – ha detto Cicalò in riferimento alla Giunta regionale – non si può misurare il danno causato dall’impossibilità di vendere biglietti per alcuni giorni fino al 14 ottobre: significa che molti clienti non sono potuti venire in Sardegna. E i danni li vedremo anche nel 2022 perché chi oggi vuole prenotare un soggiorno per venire in Sardegna a giugno facendo scalo a Roma e Milano non può farlo. E quindi cerca altre destinazioni. C’è ancora tanto da fare – ha proseguito – al netto degli sforzi compiuti dalle istituzioni regionali per raggiungere un livello di programmazione in grado di aiutare le imprese turistiche a fornire il proprio contributo al successo della destinazione Sardegna”.

Manca si è invece soffermato sulla politica turistica della Regione: “Abbiamo un problema di coordinamento delle attività portate avanti, questo in parte è responsabilità della politica ma anche degli stessi operatori. Dobbiamo essere capaci di vendere adeguatamente la destinazione Sardegna e per questo serve una strategia”.

Andrea Deidda

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