Si attesta a 61 milioni di euro l’utile netto a livello consolidato, al 31 dicembre 2016, del Banco di Sardegna (utile lordo 67,5 mln). Su base individuale, invece, l’esercizio si chiude con un utile netto che sale a 71,5 milioni, mentre l’utile loro è paria 76,6 mln. E’ quanto emerge dai risultati preliminari di bilancio dell’istituto di credito del gruppo Bper. Un risultato influenzato positivamente dalla plusvalenza lorda pari a 57 mln realizzata a fronte della cessione alla capogruppo della quota partecipativa di maggioranza nella Banca di Sassari). Risultati comunque in crescita, rispetto al 2015, come evidenziato dal direttore generale, Giuseppe Cuccurese. “Cogliamo con soddisfazione gli incoraggianti segnali di carattere strutturale evidenziati dal bilancio annuale individuale del Banco di Sardegna; in particolare, le crescite del 3% del margine d’interesse e soprattutto del 12,2% delle commissioni sono tra le più elevate del sistema unitamente agli indicatori di solidità patrimoniale che, con un Cet1 del 28,8% e un total capital ratio al 30%, hanno raggiunto livelli di eccellenza e rappresentano un messaggio di grande tranquillità per i nostri attuali e futuri clienti”.
“Di tutto rilievo – prosegue Cuccurese – è l’utile netto di 71,5 milioni di euro realizzato in un contesto di tassi particolarmente bassi e alla cui composizione hanno concorso sia effetti di natura straordinaria quali l’importante plusvalenza da cessione del pacchetto di maggioranza della Banca di Sassari nonché oneri straordinari e i contributi per il 2016 ai fondi di garanzia dei depositi e di risoluzione, sia componenti strutturali come l’anzidetta crescita del margine d’interesse e delle commissioni, il contenimento dei costi e la riduzione del 33% delle rettifiche di valore stanziate sui crediti, con un costo del credito sceso allo 0,71% mantenendo allo stesso tempo livelli di copertura nella media del sistema. Anche l’andamento commerciale registra messaggi incoraggianti – conclude il direttore generale del Banco di Sardegna – con gli impieghi netti a clientela che sono saliti a 7,6 miliardi di euro, in crescita nel segmento famiglie e piccoli operatori economici, con performance particolarmente elevate nelle nuove erogazioni dei mutui a privati (+81%) e dei prestiti personali (+27%), mentre la raccolta diretta è salita a 10,5 miliardi; di ampia soddisfazione anche l’andamento del risparmio gestito cresciuto del 33,1%”.
