Appalti pubblici, la Sardegna spende: da gennaio lavori per 102 milioni

È proseguita anche nei primi mesi del 2018 la positiva inversione di rotta negli appalti pubblici avviata a settembre dello scorso anno. Nei primi tre mesi del 2018 risultano promossi 261 bandi di gara per lavori pubblici da eseguire in Sardegna. Un livello di domanda che, sebbene non raggiunga quello dell’ultimo trimestre 2017 (oltre 320 bandi di gara pubblicati), rappresenta comunque un consolidamento del processo di fuoriuscita del mercato dai livelli modestissimi su cui si era attestato dalla seconda metà del 2016 fino all’estate 2017. In base all’ultimo report della Cna, Confederazione della piccola e media impresa, sugli appalti pubblici nell’isola la domanda media dei committenti pubblici attivi in Sardegna si è attestata su oltre 90 interventi, meno dei 110 dell’ultimo trimestre 2017, ma ben al di sopra dei 63 bandi promossi in media tra maggio 2016 e agosto 2017. In termini economici la spesa promossa nel primo trimestre 2018 è pari a 102 milioni, in forte aumento rispetto al modestissimo risultato del primo trimestre 2017, ma ancora modesta se confrontata con la cifra d’affari appaltata tra aprile e dicembre 2017. In questo scorcio di 2018 risultano infatti assenti gare di importo superiore a 10 milioni.

“Il mercato degli appalti pubblici continua il suo trend positivo – commentano Francesco Porcu e Antonello Mascia, rispettivamente segretario regionale della Cna Sardegna e presidente di CNA Costruzioni -. La Sardegna sembra aver superato la fase di stallo che dall’aprile 2016 ha fatto crollare la domanda, soprattutto grazie all’apporto dei Comuni che mandano in gara oltre il 40% del valore complessivo. Sono segnali che vanno incoraggiati, procedendo con celerità all’efficientamento e al miglioramento qualitativo delle strutture deputate a gestire i processi di spesa, alla semplificazione del quadro normativo con l’approvazione della legge Urbanistica, da cui è opportuno stralciare gli articoli più controversi (31 e 43). CNA pensa si possa fare una buona legge Urbanistica senza derogare al P.P.R.”.

La dimensione degli appalti descrive una ripresa generalizzata con tassi particolarmente importanti per i piccoli-medio lavori (tra 500 mila euro e un milione) e per i medio-grandi (1-5 milioni). Il mercato risulta più distribuito su progetti di vario taglio, rispetto al primo trimestre 2017 nel corso del quale il 68% della domanda si riferiva a micro interventi sotto i 150 mila euro, e il restante 33% non superava i 5 milioni. Nel primo trimestre 2018 tale concentrazione su micro lavori è meno accentuata e compaiono due gare di importo superiore a 5, sebbene nessuna superi i 10 milioni. La prima gara del 2018 è stata promossa dal Comune di Alghero e riguarda la concessione della gestione dell’ostello comunale di Fertilia (5,9 milioni). L’altra è stata promossa dal MEF – Agenzia del Demanio Direzione Territoriale Sardegna: si tratta del primo di tre accordi quadro per affidare i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli immobili in uso alle Amministrazioni dello Stato e di interventi manutentivi compresi nel territorio di competenza della Direzione Regionale Sardegna. Nello specifico è la gara per affidare lavori rientranti nelle classifiche da III a IV delle categorie SOA (importo complessivo 5,3 milioni) mentre gli altri due lotti, relativi alle classifiche di importo inferiore, valgono rispettivamente 4,4 e 3,8 milioni.

La ripresa della domanda nell’isola è legata all’attività degli enti territoriali, in particolare a quella dei Comuni che passano da 114 a 186 interventi promossi e vedono quasi triplicata la spesa: da 15 a 42 milioni. Insieme ai Comuni, un ruolo fondamentale è quello delle Aziende Speciali che, rappresentando una quota di mercato più limitata, segnano una dinamica anche più brillante. In particolare il balzo della spesa è il risultato dell’attività di Abbanoa che ha promosso una gara suddivisa in nove lotti per l’affidamento dei lavori di manutenzione conservativa e straordinaria di impianti elettrici e servizi tecnici nei vari distretto territoriali, per un importo complessivo di circa 18 milioni, ai quali si sommano i 4,6 milioni promossi dallo stesso ente per la manutenzione straordinaria della condotta adduttrice sorgenti Bau Nou e Santu Miali.

Per le Grandi Committenze si conferma lo stesso livello sul fronte del numero (appena 9 gare permosse in tre mesi) mentre aumenta sensibilmente, anche in questo caso, la spesa: da 5 a 21 milioni. Un dato da ricondurre ai 3 lotti del Ministero delle Finanze, che nel complesso valgono 13,4 milioni, cui si sommano tre gare promosse dal Ministero della Difesa per un importo pari a 2,7 milioni.

Con il risultato registrato nel primo trimestre dell’anno, la Sardegna si colloca tra le regioni italiane più dinamiche sia in termini numerici che di spesa. Il numero delle opportunità cresce più velocemente soltanto nel Molise, che aveva perso il 48% nel 2017, e nel Lazio. Il Molise raggiunge un risultato migliore anche in termini economici, ma la regione che nel primo trimestre 2018 segna la migliore performance del livello della spesa promosso è la Liguria in flessione del 20% nel 2017, quando invece il mercato sardo cresceva già più del 50% rispetto al 2016.

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