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Alcoa. Sindacati al lavoro con Regione per integrare ammortizzatori sociali

“Stiamo cercando di capire, insieme al presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, come si prospetta la questione degli ammortizzatori sociali, finora la più complessa, visto che il reddito riconosciuto ai lavoratori delle aree di crisi complessa si aggira intorno ai 500 euro”. Così i delegati sindacali di Fiom, Roberto Forreso, e della Fim, Rino Barca, a margine della riunione al Mise sul futuro dello stabilimento Alcoa di Portovesme. L’intento dei sindacati è quello di “capire in che modo quell’eventuale reddito potrà essere integrato, naturalmente 500 euro non ci bastano“, hanno aggiunto i delegati. I sindacati fanno riferimento alla somma prevista dal decreto Poletti per i lavoratori delle aree di crisi che hanno perso il posto nel 2016: in questo caso è da capire se queste norme sono estendibili anche al Sulcis, dove i lavoratori hanno perso il posto nel 2015.

La posizione della Cgil 

“Apprezziamo l’impegno concreto del governo che mette in campo il ruolo di Invitalia come garante delle trattative di vendita“. Così il segretario generale di Cgil Sardegna, Michele Carrus, dopo la fine dell’incontro al Mise sulla vertenza Alcoa. “Glencore sembra fuori dai giochi – ha riferito – e l’Agenzia governativa farà da filtro tra la multinazionale e un potenziale acquirente, compiendo un lavoro di scouting nazionale e internazionale per trovare un soggetto adeguato, e poi ne sosterrà il piano di rilancio con investimenti ad hoc“.

Ora, a strettissimo giro, “si attende l’assenso di Alcoa alla proposta che congelerebbe lo smantellamento dello stabilimento già annunciato dalla multinazionale”. Sul percorso intrapreso oggi, aggiunge il numero uno di Cgil nell’Isola, non solo “ci appelliamo a un costante interessamento della Regione”, ma “vigileremo su tutti i passaggi che devono essere compiuti in tempi stretti per portare all’unico risultato auspicato, il riavvio delle produzioni e la salvaguardia dei livelli occupazionali in un settore strategico per il Paese, quello dell’alluminio, o comunque nell’ottica di una riconversione produttiva che restituisca dignità e lavoro a un territorio in estrema difficoltà”.

“Al tavolo – ha concluso Carrus – è stato confermato l’impegno del ministro sul riconoscimento ufficiale delle aree di crisi complessa, che firmerà oggi stesso. Tale atto è funzionale agli investimenti per il rilancio produttivo, oltre che all’adozione di misure specifiche di sostegno al reddito per i lavoratori, annunciate dal Governo. Fra due settimane ci sarà un nuovo incontro, e non è escluso che si svolga in Sardegna”.

Il ministro dello Sviluppo

Sono soddisfatto se i lavoratori sono soddisfatti“. Così il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, sull’esito dell’incontro di oggi al ministero con i sindacati su Alcoa.

Il ministro verrà in Sardegna tra due settimane“. A dirlo il delegato Fim Cisl, Rino Barca, “è positivo sia perché il ministro viene a casa nostra, sia perché avremo direttamente la possibilità di chiarire con lui e con la Regione anche la questione degli ammortizzatori sociali per tutti quelli che ne sono sprovvisti fino al riavvio dell’impianto, su questo vogliamo certezze”. Il ministro “ci ha fatto capire che farà operazione di scouting e che un potenziale compratore c’è, ma non dirà mai a nessuno con chi sta trattando perché non vuole che la trattativa sia messa in discussione”, ha aggiunto Barca.

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