Air Italy, i sindacati proclamano lo stato di agitazione contro i trasferimenti del personale

“Le motivazioni di Air Italy per i 51 trasferimenti da Olbia a Malpensa sono assurde e capziose”. Così Arnaldo Boeddu, segretario regionale della Filt Cgil, sulle dichiarazioni di Marco Rigotti, vicepresidente esecutivo della nuova compagnia aerea, a margine del vertice cagliaritano col presidente della Regione, Francesco Pigliaru. I sindacati hanno proclamato intanto lo stato di agitazione del personale. “Non si capisce perché la società sposti un’attività sempre svolta a Olbia e che può benissimo essere effettuata in remoto – afferma il sindacalista – è una decisione incomprensibile, inaccettabile”. Per la Filt Cgil, Air Italy si sta accollando costi inutili.

“Perché pagare per l’affitto a Malpensa, o per installare postazioni, server e attrezzature che a Olbia sono già operative?”, chiede Boeddu. “Alcune scelte, pur dolorose, sono difficili da contrastare ma questa va senz’altro ridiscussa. Non basta che il personale sia stato preavvisato del trasferimento con grande anticipo, Rigotti motivi il mancato rispetto degli accordi sottoscritti due anni fa al Ministero dello Sviluppo economico”. “Al di là delle buste paga e del danno sociale, la Sardegna perde un’opportunità unica di crescita occupazionale in un settore ad altissima professionalità”, stigmatizza il sindacalista. “La Regione comprenda che questo non è l’ultimo atto, se si dovesse concedere questo regalo alla compagnia, ci sarebbero gravi conseguenze per la Gallura e per l’isola”. I sindacati chiedono un incontro alla Regione e ai ministeri competenti. “Bisogna far recedere l’azienda da una decisione inopportuna e ingiusta”, conclude.

 

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