Agricoltori del Sulcis in piazza: “Senza quote acqua il disastro dietro l’angolo”

Gli agricoltori del Sulcis Iglesiente senza acqua per i loro campi ed esasperati da una “burocrazia farraginosa e deludente” hanno deciso di scendere in piazza. Questa mattina una cinquantina di loro, aderenti alla Coldiretti, si sono ritrovati davanti agli uffici del Consorzio di Bonifica del Cixerri per rivendicare “l’attribuzione delle quote acqua”. Un problema, quello della mancata assegnazione delle quote, che si ripercuote “nell’impossibilità di programmare le produzioni agricole”, hanno detto.

“Il disservizio, per quanto riguarda gli agricoltori approvvigionati dal Consorzio del Cixerri – secondo Emanuele Spanò, segretario di zona della Coldiretti Iglesias – e sarebbe tutto riconducibile alla dirigenza del Consorzio”. Dice il sindacalista: “È ridicolo che ad oggi non sia stato ancora predisposto il regolamento irriguo che consente l’attribuzione delle quote acqua. Il Commissario non ha neppure voluto riceverci demandando ad una dirigente l’onere del confronto. E dall’interlocuzione con una dirigente, la dottoressa Patrizia Mattioni, è emerso che il regolamento irriguo è stato presentato all’assessorato regionale all’Agricoltura solo il 9 maggio, quindi con un fortissimo ritardo sia sui tempi biologici delle colture, sia rispetto agli anni passati”. Sotto la video-intervista a Spanò.

Ora la Regione entro trenta giorni dovrebbe dare il parere di legittimità e, se non ci sono altri intoppi, entro la metà giugno gli agricoltori potranno avere le quote acqua in base alle quali programmare le produzioni. “Considerato che a metà giugno molte colture, come ad esempio il mais, sono fortemente in ritardo sul periodo di semina, il disastro economico per noi è dietro l’angolo – continua il sindacalista -. Per questo motivo stiamo già raccogliendo i dati per una quantificazione dei danni arrecati ai produttori, sperando che l’acqua arrivi presto e a questi non se ne aggiungano degli altri”. Il primo febbraio c’è stata una storica manifestazione della Coldiretti a Cagliari, richiamando circa 5 mila agricoltori e allevatori, che hanno protestato davanti al palazzo della Regione. In quell’occasione è stato ottenuto lo sblocco, da parte del ministero delle Politiche agricole e forestali, di circa 100 milioni di euro di fondi comunitari, per le imprese agricole e allevamenti della Sardegna. Il problema della scarsità dell’acqua in Sardegna è ormai un problema cronico conosciuto da tempo. Ad ogni stagione con un indice di piovosità scarso, come è stata quella appena passata, si ripresenta puntualmente. “Tra i programmi della Giunta regionale c’era il progetto di creare una rete interconnessa tra gli invasi della Sardegna, per un equilibrio di risorse tra le varie zone della Sardegna. Purtroppo le lungaggini burocratiche, ancora una volta, trasformano i progetti realizzabili in chimere. E i campi continuano a patire la sete”.

Carlo Martinelli

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