Tempo di “Love Sharing” a Cagliari con Pietro Bartolo e Giobbe Covatta

Entra nel vivo Love Sharing, il primo festival internazionale interamente dedicato alla promozione della cultura della pace e della nonviolenza (quest’anno alla quarta edizione), in scena a Cagliari fino al prossimo sabato 27 ottobre tra il centro città (Auditorium Comunale di Piazza Dettori, Ex Manifattura Tabacchi e Cineteca Sarda) e la periferia urbana di Pirri (Exmè). Il tema portante della manifestazione, quest’anno è quello delle Migrazioni e del valore della testimonianza diretta e, proprio nella giornata di domani, (lunedì 22 ottobre), alle ore 20.30, alla Cineteca Sarda, si potrà assistere alla proiezione del documentario Fuocoammare (2016) con la sceneggiatura e produzione di Gianfranco Rosi, cui seguirà un dibattito, con la presenza in sala del medico di Lampedusa Pietro Bartolo. Orso d’oro al Festival di Berlino, il documentario di Rosi racconta l’isola di Lampedusa e la tragedia delle migrazioni attraverso la storia del dodicenne Samuele. La duplice Lampedusa, quella divisa tra la quotidianità della vita e l’arrivo dei migranti. I due mondi uniti da un medico locale, Pietro Bartolo, che racconta che cosa voglia dire accogliere e curare i migranti oppure constatarne la morte. L’ingresso all’evento è libero.

Gli appuntamenti di Love Sharing proseguono nella giornata di martedì 23 ottobre alle 21 con l’attore Giobbe Covatta che sul palcoscenico dell’Auditorium Comunale presenterà il suo spettacolo La divina Commediola (biglietto a 10 euro)una sua personale versione della Divina Commedia, totalmente dedicata ai diritti dei minori dai contenuti spassosi e divertenti, ma come sempre accade negli spettacoli del comico napoletano, con un profondo spazio alla riflessione su tematiche serie e, spesso, drammatiche: conoscere i diritti dei bambini riconosciuti dalla Convenzione Internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, conoscere i modi più comuni con cui questi diritti vengono calpestati equivale a diffondere una cultura di rispetto, di pace e di uguaglianza per tutte le nuove generazioni. Anche quest’anno è attiva la campagna “Un biglietto per LOVE SHARING”, un esempio di innovazione sociale applicata alla fruizione dello spettacolo. Perché il costo del biglietto non diventi un motivo di esclusione, chi vuole può acquistare uno più biglietti per gli spettacoli, o un abbonamento, da lasciare a disposizione di chi non può permettersi quell’investimento in cultura. Chi vorrà usufruire del biglietto o abbonamento sospeso, proprio come il caffè, può prenotare e ritirare direttamente al Festival.

 

 

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