E’ stata inaugurata ieri, al Museo Diocesano di Oristano la mostra Fotogrammi dipinti, del pittore Angelo Liberati, con l’intervento critico di Gianni Murtas. Una mostra composta da più di venti lavori che prendono spunto dal cinema. Progettata all’interno del Carbonia Film Festival 2016, la rassegna riunisce opere realizzate con tecniche diverse (pittura , collage, riporti), spesso usate contemporaneamente. Giocando tra scorci fotografici e frammenti grafici di locandine e manifesti, Liberati propone un affascinante percorso sospeso tra le suggestioni segniche dell’immagine pittorica e quelle narrative della sequenza cinematografica, arricchendo il dialogo tra cinema e pittura di una ineliminabile vocazione contaminatoria.
Se la mostra inaugurale della struttura espositiva della Exdirezione aveva innanzitutto l’obiettivo di rinsaldare il senso di appartenenza al luogo, questa entra nel vivo della progettualità dell’Umanitaria, costruendo intorno alla attività cinematografica una partecipazione culturale che riunisce esperienze diverse e supera i confini degli ambiti linguistici ed espressivi.
La mostra resterà aperta fino al 14 febbraio 2018; sarà visitabile tutti i giorni feriali dalle ore 10,00 alle 13,00 e dalle 16,00 alle 19,00, prefestivi e festivi dalle 17,00 alle 20,00.
L’artista
Angelo Liberati nasce a Frascati il 2 giugno 1946. A Roma, nei primi anni ’60, frequenta la Scuola Comunale di Arti Ornamentali e successivamente lo studio dell’artista italo-argentino Silvio Benedetto. Ma decisivo per la sua formazione sarà soprattutto il rapporto col pittore Renzo Vespignani. Nel 1970 si trasferisce in Sardegna, dove, a contatto con le neoavanguardie isolane, matura una poetica neofigurativa, sensibile alle esperienze della Pop Art. Nei primi anni ’70 comincia ad interessarsi delle contaminazione tra pittura, cinema e musica, e realizza il primo ciclo di opere ispirate al film di Bertolucci “Ultimo Tango a Parigi”. La riflessione sui temi del cinema prosegue negli anni Ottanta e Novanta con opere dedicate a Luchino Visconti e Michelangelo Antonioni, mentre negli stessi anni sviluppa una serie di opere contenenti stralci di testi di Bob Dylan. Nel 2006 espone a Cagliari i dipinti su Luchino Visconti e nel 2012 realizza la mostra “Inquadrature” interamente dedicata all’opera di Michelangelo Antonioni. Nel 2015 è presente con tre opere alla mostra storica “La costante resistenziale” allestita presso il MAN di Nuoro e realizza una antologica nello Spazio Temporary Storing Contemporary Art di Cagliari.