“Memorie di uno sfollamento”, la Cagliari del ’43 nel documentario di Khorakhané

Sono passati settant’anni dai bombardamenti che colpirono la città di Cagliari durante la seconda guerra mondiale: monumenti, chiese, strade e piazze furono distrutti dagli ordigni sganciati dagli aerei militari angloamericani che causarono tantissimi morti e una ferita grande per l’isola. Quasi centomila persone, nei primi mesi del 1943, lasciarono Cagliari per raggiungere le campagne di tutta la Sardegna alla ricerca di un posto sicuro dove sfuggire al terrore che arrivava dal cielo.

Alle storie degli sfollati e delle persone che li accolsero nei paesi dell’isola è dedicato “Memorie di uno sfollamento“, documentario ideato dall’associazione culturale Khorakhané: presentato in anteprima a Cagliari e a Mandas, il progetto mette insieme oltre 35 ore di testimonianze orali e interviste a sfollati della città e paesani che li accolsero, e una lunga e complessa ricerca in archivi locali, nazionali e internazionali, soprattutto quelli storici della Prefettura di Cagliari e del Ministero dell’Interno.

L’obiettivo è quello di ricostruire una parte tragica della nostra storia e dare vita a una banca dati digitale per lo studio di uno dei fenomeni di abbandono più significativi degli ultimi mille anni in Sardegna. “Nel contesto di un simile dramma collettivo, città e campagna, mondi divisi da secoli di pregiudizi, si incontrarono e diedero vita a un’esperienza che le avrebbe cambiate entrambe – sottolinea Giampaolo Salice, storico e curatore del progetto insieme a Stefano Sernagiotto – La modernità urbana, facendo il suo prepotente ingresso nel mondo rurale, mise in contatto i paesani di tanti villaggi col teatro, con le mentalità cittadine, col telegrafo. D’altra parte lo sfollamento diede a un’intera generazione di cittadini l’occasione di confrontarsi con i valori, i ritmi di lavoro, le pratiche alimentari della campagna, realtà fino a quel momento sconosciuta o letta solo attraverso la lente del pregiudizio. Costretti dalla guerra a convivere, gli sfollati e i loro ospiti diedero vita ad un tessuto di esperienze comuni, a rapporti d’affetto, d’amicizia e di lavoro che spesso proseguirono anche negli anni del dopoguerra”.

L’associazione Khorakhané ha concluso la ricerca archivistica e la documentazione video ma per chiudere il documentario si stanno ancora raccogliendo altre fonti, come quotidiani e cinegiornali dell’epoca, e soprattutto fotografie: chiunque abbia in casa immagini che ritraggono gli sfollati, Cagliari e i paesi sardi negli anni Quaranta può contribuire al progetto inviando una email all’indirizzo asso.khorakhane@gmail.com.

GUARDA IL VIDEO PROMO

“Il documentario ‘Memorie di uno sfollamento’, basandosi su un ricorso così approfondito, organico e sistematico alle fonti disponibili – conclude Giampaolo Salice – costituisce un’opera di forte impatto scientifico ed emotivo, in grado di custodire e valorizzare una pagina cruciale della nostra storia contemporanea, nella quale la memoria dei ragazzi di allora (i nonni di oggi) diventa strumento di analisi storica, dal forte valore pedagogico e, proprio per questo, patrimonio da mettere a disposizione delle generazioni presenti e future”.

Francesca Mulas

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