Una “Butterfly” ai tempi della pandemia tra cabine in plexiglass, distanziamento, le mascherine del coro che si confondono con i ventagli, quasi eleganti e variopinte barriere anti-Covid. Con la Sardegna che da domani passa da zona bianca a arancione è sfumata al momento la possibilità di una riapertura dei teatri. Dopo un anno di assenza dovuto all’emergenza sanitaria intanto il Teatro Lirico di Cagliari ieri sera, ha regalato ancora una volta l’emozione dell’opera. Un ritorno atteso e in grande stile. Grazia, eleganza, raffinatezza, la magia del capolavoro di Puccini scorre via etere. Tra le opere più amate, è stata trasmessa da Videolina e sui canali web del gruppo L’Unione Sarda. Il pubblico da casa si è lasciato incantare dalle atmosfere del Giappone del primo ‘900 richiamato da ombrellini, kimono, porte scorrevoli, paraventi.
Daniela Zedda, che ha ripreso l’ idea originale di Keita Sari, è riuscita ad adattare alle condizioni di sicurezza una regia interessante e creativa. Una bacchetta esperta e preparata come quella di Stefano Ranzani ha permesso una qualità alta dello spettacolo e restituito in pieno la magia di un’opera così complessa da rappresentare senza il pubblico in sala, e con tutte le difficoltà imposte dai protocolli Covid. Il palco spostato in avanti, le cabine in plexiglass per i fiati, il cast vocale dietro l’ orchestra a una non usuale distanza dal direttore, una difficoltà in più per tutti gli artisti coinvolti. Una tripla distanza, che Ranzani, tra i più autorevoli direttori al mondo, ha superato con la sua arte, esperienza e il suo tocco raffinato e sicuro. Una preziosa impresa artistica grazie anche a una felice sinergia con orchestra e coro.
“A Cagliari ho trovato un alto livello di professionalità in coro, orchestra e maestranze artistiche e tecniche, un ambiente stimolante, un’energia positiva”, ha detto all’Ansa il direttore milanese. La tragedia giapponese, incentrata sulla figura della giovanissima e innocente geisha, sedotta e sposa per gioco del tenente americano Pinkerton, da lui abbandonata e infine suicida, torna a Cagliari a distanza di tre anni. Nel cast spicca per le grandi qualità vocali e interpretative il tenore Ragaa Eldin (Pinkerton) accanto a Alessandra Di Giorgio ( Cio-Cio-San) e Gosha Kowalinska (Suzuki).