Le pietre sonore di Pinuccio Sciola in un videogioco per Playstation e Xbox

Le note delle pietre sonore di Pinuccio Sciola, artista di San Sperate scomparso sette anni fa, in “Shadow gambit: the cursed crew”, videogioco di strategia in tempo reale rilasciato poche settimane fa per PlayStation 5, Windows e Xbox Series X e Series S. La nuova uscita è stata sviluppata e pubblicata dalla tedesca Mimimi Games: il protagonista veste i panni della piratessa Afia Manicato con l’equipaggio della Red Marley impegnato nell’esplorazione dei Caraibi Perduti, arcipelago popolato da pirati maledetti e dotati di grandi poteri sovrannaturali.

Lungo il percorso, i protagonisti vengono attratti all’improvviso dai suoni delle pietre sonore di Sciola, che la Mimimi Games ha campionato e inserito nel videogioco nella traccia “The Hold” nell’esecuzione di Andrea Granitzio, direttore artistico della programmazione musicale della Fondazione Sciola. “Il frammento musicale utilizzato nel videogame – spiega Granitzio – è stato realizzato attraverso il passaggio di un archetto di violino sulla superficie superiore di una cosiddetta “tastiera”, scultura sonora in calcare che, grazie alla sua inconfondibile lavorazione, è in grado di esprimere vibrazione e, quindi, suono”.

Sardegna nei videogiochi: “Si tratta con ogni evidenza di un nuovo riconoscimento internazionale dell’opera dell’artista di San Sperate – sottolinea Chiara Sciola, presidente dell’omonima Fondazione -. L’eco delle sue intuizioni artistiche e culturali prosegue anche con modalità nuove, consentendo anche a noi, come la protagonista del gioco, di esplorare orizzonti impensabili solo fino a pochi anni fa. È una nuova dimostrazione della esaltante corrispondenza che i suoni ‘liberati’ da Sciola trovano in ogni animo umano”. Per Filippo Beck Peccoz, audio director e compositore della musica del videogioco, “solo il gioco e la colonna sonora guadagnano immensamente in bellezza e profondità, ma la collaborazione mi conferma che questo medium può rendersi veicolo di ricchezze culturali per portarle ad un pubblico nuovo, sparso in tutto il mondo”.

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