La disco music dei sassaresi Dana dimenticata da 40 anni: ristampa grazie al dj Carlo Simula

Andrea Tramonte

Nei mercatini dell’usato e nelle fiere spuntano fuori gemme nascoste, canzoni dimenticate, release dalla vita breve di cui a volte gli stessi autori avevano perso memoria. È qui che si inserisce il lavoro di Carlo Simula, dj e produttore sassarese ma soprattutto ‘digger’ (scavatore), appassionato collezionista di rarità in ambito disco underground che negli anni ha accumulato 33 giri, 45 giri, singoli sconosciuti ai più e riportati in vita grazie alla sua etichetta chiamata (non a caso) “Disco segreta”. Un lavoro di archeologia musicale focalizzato su stranezze e robe oscure provenienti da ogni parte d’Europa – orientativamente prodotte tra il ’68 e l’89 – ma con un focus in particolare sull’Italia. E ora anche sulla Sardegna. L’ultima chicca è un singolo uscito nel 1977 e realizzato dalla band sassarese dei Dana, guidata dal cantante Gianni Virdis. Contiene due tracce: “Estate” e “S’Inghelada”. Il secondo in particolare assume una importanza storica notevole perché è l’unica traccia disco mai cantata in lingua sarda (logudorese). Le canzoni non erano mai state ristampate: gli appassionati ne sentivano parlare da anni e proprio grazie al lavoro di Simula, che riuscì a recuperarne due copie in un mercatino rimanendo particolarmente colpito dalla qualità dei brani. “Appena li ho ascoltati sono impazzito – racconta a Sardinia Post -. Ho iniziato a proporli nei miei dj set e anche altri dj mi chiedevano dove poterli recuperare. Cercare l’autore è stato un passo molto naturale. Dopo diverse peripezie e una caccia quasi da detective sono riuscito a trovarlo. Siamo diventati amici e sono felice di aver potuto ridare vita a quelle canzoni meravigliose”. 

Il lavoro di Simula è sempre stato quello dello scavatore, dell’appassionato che va a frugare ovunque ci siano dischi impolverati e riesce a tirar fuori delle gemme nascoste di cui praticamente non si sapeva nulla. Ha iniziato da ragazzino collezionando musica post punk e new wave negli anni Ottanta, poi negli anni dell’Università inizia a virare sulla disco e sulla italo disco. “Mi capitavano per le mani dischi sconosciuti e mi chiedevo quali fossero le storie dietro quelle copertine magnifiche, quella musica così ricca di creatività e fantasia. Mi chiedevo anche perché quelle canzoni non fossero diventate famose”. Così nasce il nucleo di Disco segreta, che racchiude un po’ tutta la ricerca da dj e collezionista di Carlo. Appena scopriva un disco nuovo cercava di rintracciare gli autori e i proprietari dei diritti. Lavoro non facile, effettivamente, perché spesso i master andavano perduti nel tempo, i proprietari non erano più in vita e gli autori avevano chiuso con la musica da anni. “Eravamo agli albori di internet e non c’era ancora l’hype che ora circonda queste rarità”, racconta Simula. In effetti ora la disco oscura, le rarità nascoste sono quasi di moda. Anche dj di ambiti diversi da quelli strettamente ‘disco” a volte piazzano nelle loro scalette delle stranezze del periodo provenienti da ogni parte del mondo. Il lavoro di scavo è andato a fondo e se forse in ambito ‘italo’ – quindi i pezzi prevalentemente elettronici degli anni Ottanta – si è tirato fuori pressoché tutto quello che c’era da tirar fuori, negli anni dell’esplosione del genere ancora è possibile scoprire rarità in grado magari non di riscrivere la storia del movimento ma certo di arricchirlo ulteriormente. 

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“Un vero e proprio tesoro che ancora al giorno d’oggi resta negletto. -racconta il dj -. Non c’è stata una vera rivalutazione critica di tutti questi brani. Un esempio: il cinema italiano di serie b fino a qualche anno fa era considerato spazzatura. Finché è arrivato Tarantino che ha detto: ma queste cose sono meraviglie. Con la disco ancora rimane un po’ lo stigma legato ai Settanta/Ottanta per il fatto che quei brani non veicolassero contenuti politici o comunque impegnati. Erano canzoni di puro intrattenimento ed erano considerate quasi reazionarie. Invece hanno veicolato una evoluzione dei costumi, della socialità e della sessualità in Italia. E gli autori – anche coi pochi mezzi che avevano a disposizione – tiravano fuori idee fantasiose e creative che lasciano stupefatti. L’operazione con Disco segreta è quella di rendere giustizia ad autori e brani negletti che invece meritano un destino diverso”. Quella dei sassaresi Dana è l’ultima operazione di rivalutazione e rilancio operata da Simula. “Quel singolo è uscito per l’unica etichetta che la città di Sassari abbia avuto in quel periodo, la Tekno records di Franco Idini, purtroppo oggi scomparso. La label stampava prevalentemente folk, un po’ di rock e poi questa gemma disco. Da sassarese non potevo non avere in catalogo un disco sassarese allora stampato da un discografico sassarese. E poi Virdis è un musicista straordinario. Bisogna ricordare che uno dei brani del primo disco dei Tazenda, A sa zente, lo ha scritto lui. Poi Efix, interpretato e inciso da Andrea Parodi e Al di Meola nell’album del 2005, Mid Summernight in Sardinia. A breve pubblicheremo un’altra sua release, uscita solo su cassetta negli anni Ottanta. Ho sentito il dovere di cercare di rendere giustizia a Gianni e al suo talento, di cui purtroppo la città non si ricorda”. 

Nonostante il lavoro di Simula sia prevalentemente orientato all’archeologia musicale, di recente ha aperto una nuova sotto-label dedicata a tracce contemporanee. E l’occasione gliel’ha fornita un’altra autrice sassarese, Angela Colombino. Il brano – intitolato È festa – fa parte della colonna sonora del film d’esordio di un regista sassarese, Paolo Pisanu, intitolato Tutti i cani muoiono soli e uscito di recente al cinema. “Del pezzo avevo sentito un demo nel momento in cui Angela stava lavorando col regista per inserirlo all’interno della pellicola. Mi sono innamorato del brano e ho deciso di produrlo. È stata una esperienza entusiasmante. Credo che Angela sia una cantante eccezionale ma è fin troppo modesta: non cerca visibilità e credo ne meriterebbe molta di più. Poi la sinergia col film – uno degli esordi sardi più potenti degli ultimi anni – è ancora più azzeccata”. Il pezzo è uscito naturalmente su vinile ed è arricchito dai remix di Marcello Giordani e Coke Beats. “Sono felice – aggiunge Simula – di aver lavorato con autori e autrici sassaresi. La città sta vivendo un periodo di stasi ma è piena di talenti brillanti: musica, letteratura, cinema. Quando ci sono poche occasioni ricreative le persone si dedicano alla creatività. E a Sassari lo stanno facendo con ottimi risultati”.

Andrea Tramonte

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