Isola delle storie, preludio al festival: a Gavoi due giorni di arte e dibattiti

È oramai alle porte il preludio al festival letterario della Sardegna, Isola delle storie, giunto alla XIII edizione. Questo fine settimana – sabato 11 e domenica 12 giugno – Gavoi ospita, infatti, i primi appuntamenti di questo 2016 in attesa della quattro giorni vera e propria, in programma dal 30 giugno al 3 luglio.

Ospite quest’anno del Preludio – sabato 11 alle 19.00 – Giancarlo De Cataldo magistrato, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore di numerose serie televisive che insieme a Marcello Fois incontra il pubblico per parlare di Suburra e altre storie nella suggestiva piazza Sant’Antriocru. Domenica 12 alle 18.30 è, invece, il momento di un omaggio a Gramsci con “L’Isola di Antonio. Gramsci, la Sardegna e la memoria”, un reading-concerto scritto e interpretato da Giacomo Casti, Arrogalla e Massimo Loriga.

Ampio spazio in questi due giorni è poi dedicato all’arte con l’inaugurazione, sabato 11 alle 17.30 presso gli spazi del Museo Comunale, delle tre mostre che resteranno aperte fino a luglio: una mostra realizzata dal Museo Man di Nuoro in collaborazione con il Festival e due mostre personali di illustrazione degli artisti Angelo Monne e Manuelle Mureddu.

Atleta Frottage – a cura di Mega e Nicola Ricciardi – è la mostra presentata dal Man in occasione della 13esima edizione del festival letterario nella quale gli artisti Diego Perrone e Andrea Sala tornano a confrontarsi con una disciplina distante dalla loro abituale pratica scultorea, ovvero la fotografia, intesa in senso etimologico come “scrittura per mezzo della luce”.

L’inedita collaborazione proposta dal Man per gli spazi del museo comunale di Gavoi, ha trovato una sua prima originale formalizzazione nell’aprile 2016 con una mostra presso lo spazio Mega di Milano (“Unghia”, a cura di MEGA [Davide Giannella, Delfino Sisto Legnani, Giovanna Silva] e Nicola Ricciardi). In quell’occasione Perrone e Sala hanno esposto una serie di lavori realizzati all’interno di camere oscure costruite artigianalmente in cantine, spazi di risulta e stanze in disuso. In questi luoghi casalinghi ma transitori, nel corso di un anno, i due artisti hanno quindi preso dimestichezza con i processi chimici dello sviluppo fotografico e con il disegno a mano libera su supporti fotosensibili, utilizzando come pennello una piccola fonte di luce elettrica, anch’essa costruita manualmente. Le risultanti tele — caratterizzate da una materialità plastica, quasi scultorea — rappresentano forme solo all’apparenza astratte, che tuttavia alludono ad alcuni assunti alla base della loro ricerca: l’osservazione cieca della tecnica, l’incisione quale strumento primordiale di scrittura, l’errore come categoria dell’esperienza (da cui la ricorrente iconografia del paraurti).

Se la prima tappa è stata contraddistinta dalla stretta collaborazione con il fotografo Delfino Sisto Legnani — che ha realizzato gli scatti a cui si sono successivamente ispirati i disegni — per questo secondo momento gli artisti hanno deciso di confrontarsi e interagire con i protagonisti del Festival. Sin dall’appuntamento di Milano infatti, la collaborazione tra Perrone e Sala ha trovato forza e trazione proprio nell’aprirsi a continue sperimentazioni in termini di formati, contesti, approcci, e partecipazioni. Per l’Isola delle Storie, la collaudata tecnica dello “scrivere con la luce” — intesa come metodologia pratica e al tempo stesso teorica — viene messa a disposizione degli scrittori, i quali sono invitati a entrare all’interno di una camera oscura appositamente costruita e pensata per gli spazi del Museo Comunale; qui gli ospiti letterari verranno chiamati a scrivere frasi, pensieri, considerazioni, senza che vi sia un tema prestabilito, ma facendosi guidare dagli instabili equilibri tra processi fotografici e caratteri tipografici. Le derivanti pagine di pellicola fotosensibile — oggetti ibridi tra scultura, fotografia e letteratura — vivranno come opere d’arte autonome e al tempo stesso collettive, e saranno esposte nei giorni del Festival insieme ai lavori originalmente presentati a Milano. “Atleta Frottage” tuttavia non rappresenta semplicemente il secondo capitolo di “Unghia” ma piuttosto il suo sviluppo narrativo, l’evoluzione di un’indagine sui nessi tra tecnica e linguaggio che in questo nuovo contesto diventa più esplicitamente esplorazione del rapporto tra la parola e la sua fisicità.

La faccia dietro il libro. Illustrazioni per l’editoria è, invece, il titolo della personale di Angelo Monne che presenta una selezione di illustrazioni pubblicate negli ultimi anni, molto varie come tema e stile, accomunate dal tentativo di fornire un supporto ai testi: molti articoli di giornale con alcuni racconti e qualche sporadico romanzo, più un pamphlet politico a fumetti.

Manuelle Z. Mureddu con la mostra “La Danza dei Corvi” espone le 35 tavole originali dell’omonimo fumetto liberamente tratto dal libro Il giorno del giudizio di Salvatore Satta. La danza dei corvi è, come scrive Marcello Fois nella prefazione al fumetto, “Il giorno del giudizio prima che Il giorno del giudizio fosse pensato”. Attraverso gli occhi di Salvatore Satta bambino, entriamo nel racconto da un’angolazione inedita. Le tavole trasformano le suggestioni sattiane in immagini definite come mai era stato fatto fino ad oggi. È così che veniamo trasportati nella vecchia e misteriosa Nùoro, tra i vicoli di Santu Predu e le chiare finestre di Sèuna, trascinati al centro della danza macabra che percorre l’antica Bia Majore, fino alle festanti serate goliardiche del caffè Tettamanzi.

Il Festival è organizzato dall’associazione culturale l’Isola delle Storie con il sostegno di Regione Autonoma della Sardegna, Assessorato alla Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport della Regione Sardegna, Assessorato Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Sardegna, Comune di Gavoi, Camera di Commercio, Industria Artigianato e Agricoltura di Nuoro, Fondazione Banco di Sardegna, Enel, Bim Bacino Imbrifero Montano del Taloro, Comune di Lodine.

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