Il Sardinia Post magazine saluta il 2022, ecco l’ultimo numero dell’anno

Il numero 34 del Sardinia Post magazine, l’ultimo numero del 2022, è nelle edicole di Cagliari. Il titolo di copertina è ‘Pochi ma buoni’ e fa da preludio al racconto della cultura come strumento per ripopolare i borghi e i centri più piccoli dell’Isola.

Diretta come sempre da Guido Paglia, la rivista cartacea della nostra testata prende a modello i casi di Neoneli, Lollove, Argentiera, Carloforte-Portoscuso, Ortueri e Villanova Monteleone per dimostrare che un rinascimento culturale è possibile. Anche nella nostra Isola, come racconta Andrea Tramonte. A fare da cornice al tema di questa nuova vita in chiave anti-spopolamento è l’editoriale del sociologo Nicolò Migheli che spiega le ragioni della Sardegna vuota, segnata dalla fuga verso le città.

Lo scrittore e prof Ignazio Caruso racconta invece Alghero d’inverno, la città senza turisti ma forse con qualche sogno in più nel pieno della calma. Caruso firma anche la rubrica sui libri, dedicata stavolta a ‘La mia Babele’ di Marcello Fois.

Poi ecco Il Salvatore degli ultimi, padre Morittu, nel ritratto curato da Luigi Alfonso in occasione del settantesimo anno di sacerdozio del frate fondatore di tante comunità di recupero. Silvia De Vita ha firmato il reportage sulle eccellenze dell’Isola premiate quest’anno: una classifica nella classifica che vede protagonisti chef, pasticceri e panettieri. Ma anche vinaioli e capitani d’azienda che spaziano dal riso alle olive.

Quindi la California in salsa isolana: storia dello chef Massimiliano Conti che ha fatto mangiare sardo a manager e star della Silicon Valley, un servizio a firma di Laura Fois che ha aperto pure una finestra su Luna Rossa: il team Prada Pirelli resta nella base di Cagliari. Una sfida col vento in poppa, il migliore possibile, per preparare la scalata all’America’s Cup, programmata a Barcellona nel 2024. L’occasione è buona anche per ricordare le avventure agonistiche di Mascalzone Latino e Azzurra.

Le serenate pop di fine anno sono pronte: manca pochissimo per salutare il 2023. Le città sarde si sono preparate al grande appuntamento di fine anno con un’offerta che nelle nostre pagine viene raccontata da Sabrina Dessì.

Non mancano le rubriche. Claudio Loi è la nostra penna sul mondo della musica: sue le recensioni sulla produzione musicale isolana che diventa ‘Il disco’ di ogni numero. Ginevra Rovelli racconta un hotel ogni volta diverso: la Camera con vista del Sardinia Post magazine si è affacciata a La Maddalena.

Il giornalista esperto di enogastrononia, Giuseppe Carrus, ci porta come sempre alla scoperta delle migliori bottoglie sardi nella rubrica chiamata ‘Sapori (di)vini’, mentre Claudio Melis mescoli ricette e racconti nel suo spazio dedicato alla cucina.

Imperdibili le riflessioni dei nostri editorialisti che continuano a farci compagnia: Bruno Murgia e Maurizio Onnis, a cui in questo numero si è aggiunta la firma di Enzo Cugusi. Dalla Belle époque all’assenza del ‘noi’ nell’identità sarda, ma anche gli effetti della pandemia nei Circoli dei sardi.

Il Sardinia Post magazine si può leggere come sempre a bordo delle navi del Gruppo Moby e Tirrenia, dove viene distribuito come copia omaggio (si trova sia negli spazi comuni che nelle cabine).

La rivista viene anche inviata, in formato digitale, a tutti i lettori e le lettrici della nostra testata che hanno aderito alla Campagna ‘Sostienici’, attiva sul nostro giornale online all’indirizzo www.sardiniapost.it. Il magazine viene inviato gratuitamente via mail.

Non ci resta che augurarvi una buona lettura e il migliore Natale a tutti e a tutte.

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