Il suo nome lo si cita spesso quando si ricorda Pina Bausch. E non a caso. La collaborazione con la divina e suo il Tanztheater Wuppertal affonda nella storia. Cristiana Morganti (e non Cristina! ci tiene molto a precisarlo) questa sera è in scena al teatro Massimo di Cagliari, un appuntamento prezioso per chi ama l’invelarsi della danza e le sue mille contraddizioni.
Cristiana, dunque, e non sempre e solo Pina. Anche se lei, e solo lei, è stata la maestra, la musa, l’indimenticata artista. Lunghi anni di spettacoli e prove e allenamenti sempre fianco a fianco. Al punto da esser costretta anche a fumare, perché Cristiana non fuma, ma la divina sosteneva che quella sigaretta accesa sul palco fosse indispensabile. E a sorridere, guai a non farlo! anche se i muscoli e i tendini bruciano da impazzire e vorresti morire piuttosto che concederti ancora lo sforzo di un sorriso.
Jessica and Me, lo spettacolo in cartellone per Autunno Danza, mette in scena tutta la fisicità della Morganti: un puzzle di gesti, ombre, muscoli e tenacia. E quelle sue braccia armoniose, il seno prorompente, le gambe a dondolare sugli alti tacchi rossi a spillo. Un autoritratto a due voci, uno sguardo lucido e a tratti sprezzante sul corpo, il suo corpo, e il rapporto con la danza, sul significato dello stare in scena, sul senso ineluttabile dell’altro da sé che implica ogni volta il fare teatro. (don.perc.)