Iglesias, Ferragosto coi gremi: tutto pronto per la discesa dei candelieri

Anche quest’anno, come ogni anno, il 15 agosto a Iglesias ricorre la grande festa di Sancta Maria di Mezo Gosto, antica e celebre manifestazione cattolica in onore della Vergine Assunta la cui particolarità è l’offerta di otto grandi ceri alla Vergine, i Candelieri.

La rievocazione storica inizia a concretizzarsi nel 1992 quando in uno stanzino attiguo all’Aula Capitolare della Cattedrale venne ritrovata una colonna appartenente a un candeliere. Questa fu abilmente restaurata da un artigiano di Iglesias e posizionata nel Candeliere del quartiere di Santa Chiara, da cui probabilmente proveniva.

L’origine storica della  festa cristiana è testimoniata dal “Breve di Villa di Chiesa”, antico codice di leggi che regolava la vita nella città di Iglesias del XIII secolo. Alla festa di “Sancta Maria di Mezo Gosto” sono dedicati tre capitoli, fra cui: “Et quando li dicti si moveranno da la dicta passa (piazza della Corte) per andare alla decta ecclesia di Sancta Chiara, vada inantse quello della Università, apresso de la Montagna, apresso quello di Sancta Chiara, apresso quello di Mezo, apresso quello di Fontana, apresso quello di Castelli, apresso di li Vinajuoli, et apresso quello de’ Lavoratori; et così si picchino in Sancta Chiara”.

In essi sono descritti minuziosamente le varie norme da osservare, compresa quella della liberazione di prigionieri, uomini e donne, nel giorno dell’Assunta. I ceri, poi, “erano talmente grossi che restavano accesi per un anno intero e nessuno poteva disfarli, pena il dover pagare 10 libbre di alfonsini minuti”.

Mentre Sassari ha nove Candelieri, ciascuno con un Gremio referente,  Iglesias ne ha otto (il nono, del 1500, relativo al Gremio degli orafi e argentieri deve essere ancora realizzato). E c’è una particolarità che differenzia la tradizione delle due città: a Iglesias  quattro gremi rappresentano i quartieri storici della città (Santa Chiara, di “Mezo”, Fontana e Castello), poi ecco il Candeliere dell’Università di Villa e i tre Candelieri dei Gremi, ovvero Montagna, Lavoratori-Artigiani e Vinajuoli-Tavernai-Calzolai.

Ogni anno c’è la ricerca dei “portantini” per il trasporto dei Candelieri che date le loro dimensioni (sono alti quattro metri e pesano alcune centinaia di chili) si fa sempre più difficile (ne occorrono da 10 a 15). Portare il Candeliere, però,  è quasi sempre una partecipazione votiva. Quest’anno ci saranno anche gli operai dell’Alcoa e dell’Eurallumina che porteranno un Candeliere, a significare la grande preoccupazione che ancora avvolge le sorti di queste due fabbriche di Portovesme.

La festa di Sancta Maria di Mezo Gosto inizia la sera del 14 agosto, alle 21,30, con la veglia in Cattedrale e l’offerta dei simboli, secondo il rito Bizantino, a cui seguirà un concerto delle bande musicali per annunciare l’imminente festa. Il 15 agosto alle 18 la festa vera e propria ha inizio con la discesa dei Candelieri da piazza della Corte a piazza Municipio. Alle 19 la solenne Concelebrazione in Cattedrale alla presenza delle Autorità Civili e Militari. Quindi  alle 20 inizio della grande processione con la partecipazione dei monumentali Candelieri con i rispettivi stendardi e figuranti dell’epoca  a cura dell’ Associazione Candelieri Iglesias.

Ogni anno le manifestazioni estive iglesienti richiamano migliaia di visitatori. Martedì sera lo spettacolo pirotecnico-musicale dedicato a Santa Chiara, Patrona di Iglesias, nel suggestivo scenario del Chiostro di San Francesco. Ieri sera lo spettacolo delle bandiere che ha visto esibirsi musici e sbandieratori medievali dei gruppi locali e degli ospiti provenienti da Siena.

Tutto è pronto, poi, per questa sera per il XXI° Corteo Storico Medioevale curato dall’associazione Società dei Quartieri Medievali Villa Ecclesiae: centinaia di figuranti (quest’anno ne sono previsti circa 600) riporteranno la città di Iglesias all’epoca della dominazione pisana indossando abiti, costumi e usanze propri del 1200, con un incredibile miscellanea di colori, tessuti e gioielli per la gioia di fotografi, appassionati e semplici curiosi.

Carlo Martinelli

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