Due argomenti importanti, due vicende personali che le rispettive autrici rendono universali: la ludopatia, dramma sociale che riguarda un numero di persone elevato e in costante crescita, è il tema di “Azzardo” (Einaudi), il memoir in cui Alessandra Mureddu racconta la sua esperienza da giocatrice; il percorso alla ricerca di un figlio e la maternità mancata sono invece al centro di “Cose che non si raccontano”, il romanzo di Antonella Lattanzi, anch’esso edito da Einaudi, con cui l’autrice scandaglia fatti, sentimenti, emozioni che sono suoi ma nei quali tante donne si possono ritrovare.
L’incontro – all’interno del festival Éntula – inizialmente previsto in piazza Costituzione alle 19, è stato anticipato alle 18 di oggi e si terrà ai piedi del nuraghe Genna Maria. L’autrice dialogherà con Alessandra Ghiani. A seguire, gli interessati potranno partecipare all’evento “Solstizio d’estate: il sole si ferma a Genn’e Mari” organizzato dal Parco e museo Genna Maria.
Antonella Lattanzi sarà invece ospite della Fondazione di Sardegna. La scrittrice dialogherà con Veronica Monti. Lattanzi è nata a Bari nel 1979 e vive a Roma. È scrittrice e sceneggiatrice. Ha pubblicato i romanzi “Devozione” (Einaudi Stile Libero, 2010), “Prima che tu mi tradisca” (Einaudi Stile Libero, 2013), “Una storia nera” (Mondadori, 2017) e “Questo giorno che incombe” (HarperCollins Italia, 2021). Per il cinema ha scritto, tra le altre, le sceneggiature di “Fiore” di Claudio Giovannesi, “Il campione” e “Una storia nera” (tratto dal suo romanzo omonimo) di Leonardo D’Agostini. Collabora con il «Corriere della Sera». I suoi libri sono tradotti in diverse lingue.