Borutta, i 246 abitanti in posa. Ritratti contro lo spopolamento, ecco le foto

Marco Ceraglia e l’associazione culturale Ordinarimai tornano con un nuovo progetto di arte partecipata che unisce ricerca visuale e antropologia”. Si legge così nella nota col quale Borutta, paese del Mejlogu da 246 abitanti, richiama “l’attenzione sulla resistenza attiva dei piccoli centri della Sardegna contro il fenomeno dello spopolamento”.

Ecco quindi‘Ecce Homo, come si presenta ciò che si è”, chiaro richiamo all’opera postuma del filosofo Friedrich Nietzsche. Il progetto di Borutta è fotografico e in progress, ovvero in evoluzione.  L’appuntamento va avanti dal 2021, anno in cui ha preso avvio e ha già coinvolto gran parte dei 246 abitanti “invitandoli a posare in ritratti individuali realizzati da Ceraglia all’interno delle loro case, nelle vie del paese, nei luoghi di ritrovo quotidiani”.

Il risultato è una serie di piccoli tasselli di un grande ritratto collettivo ancora da completare, ma i cui primi esiti saranno presentati sabato 2 settembre nella Sala Congressi dell’ex Asilo (in corso Trieste, dalle 19). Parteciperanno lo stesso Ceraglia, il sindaco Silvano Arru e gli amministratori di Borutta. “Nel corso della serata sarà proiettata una prima versione del documentario che correda il progetto sostenuto dall’amministrazione comunale, dalla Fondazione di Sardegna e da Carbonia Società Umanitaria”. I ritratti saranno appesui anche nelle strade.

“Ecce homo – racconta Ceraglia – nasce come azione creativa e di rimando alla forza centrifuga dello spopolamento, che sembra allontanare le persone dal proprio suolo natio, dalla casa d’origine, lì da dove tutto è iniziato. Per questo abbiamo deciso di proporre a ciascun abitante, a ciascun residente, di farsi fotografare, di donare la propria esperienza, di rendersi icona del suo luogo. Ci piace pensare di rendere testimonianza di queste presenze nella loro luce, nel loro posto, nel loro tempo, in un ‘qui e ora’ identitario e di proprietà“.

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