Arte e cultura nel borgo disabitato. A Rebeccu torna il festival MusaMadre

È un piccolo paese pressoché disabitato, un borgo medievale che ormai viene popolato solo grazie alla cultura. A Rebeccu, frazione di Bonorva, torna il festival MusaMadre, in programma dal 27 luglio al 10 agosto con incontri, residenze artistiche, proiezioni cinematografiche, letteratura, installazioni, visioni, idee. “Abbiamo lavorato perché MusaMadre diventasse il centro nevralgico della produzione culturale e artistica del Comune di Bonorva”, spiega Laura Di Settimio, assessora alla Cultura.

Due i percorsi paralleli che poi si intrecciano. Da un lato la residenza Ischeliu, “Richiamo”, dal 27 luglio al 2 agosto, dedicata ai sardi emigrati chiamati a comporre un “diario delle radici” con il linguaggio delle arti visive e cinematografiche, e dar vita a un documentario curato da Francesca Lixi. I partecipanti saranno coinvolti anche in un progetto podcast Audio-Ritratti, ideato da Maria Genovese/Radioframmenti. Dall’ altra cinque passeggiate dei “Microambienti serendipitosi” il 29 e 31 luglio alle 17, il 3 agosto alle 18.30 e il 9 alle 17. Può capitare percorrendo luoghi e angoli della natura circostante di incontrare “per caso” artisti, scrittori intellettuali, come Isabella Ragonese, Otto Gabos, Massimo Bray, Jeff Biggers, Fabio Canino, Roberta Corradin, Daniela Amenta, Patrizia Asproni, Danila Blasi, Ettore Perozzi, che diventano ospiti residenti del borgo. “Un progetto che guarda al futuro in un luogo con una sua memoria e una sua arcana bellezza in un territorio aperto alle interazioni e dove possono nascere storie e suggestioni”, spiega all’Ansa Valeria Orani, direttrice artistica dell’evento. Film, spettacoli, concerti, incontri sono in programma nella piccola piazza di Santa Giulia, allestita per MusaMadre con la collaborazione di Patrizia Marras che aggiunge la cura dei luoghi all’identità visiva del festival firmata da Antonio Marras sin dalla prima edizione.

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