Animali ‘indesiderabili’, alla Mem di Cagliari una mostra

In Italia circa 4 persone su 10 vivono con uno o più animali: secondo Eurispes, si tratta per la maggior parte di cani e gatti che sono parte integrante di milioni di famiglie, ospitati e accuditi con affetto e con responsabilità. Ma non è così per tutti gli animali: altri infatti, sono maltrattati, allontanati, osteggiati perché considerati invasivi, pericolosi, perfino nocivi. La contraddizione è che spesso questi animali mal tollerati, sono stati introdotti nell’ambiente proprio da mani umane e spesso con superficialità o per ‘moda’, trascurando del tutto le conseguenze per gli animali stessi o per l’ambiente.
La mostra “Gli Indesiderabili”, curata dalla Lav – Lega Antivivisezione Cagliari e ospitata da venerdì scorso alla Mem di via Mameli a Cagliari vuole proporre un nuovo punto di vista nei confronti delle centinaia di migliaia di animali uccisi ogni anno nel nostro Paese, senza alcuna reale necessità, spesso per una malsana intolleranza.

“Se la nutria avesse il musetto di un cucciolo di cane, se il colombo avesse l’eleganza di un Pavone, forse il nostro approccio con questi animali sarebbe diverso e molto probabilmente oggi non sarebbero dipinti come ‘flagelli’ – spiegano dalla Lav . – Non esistono animali dannosi, gli animali fanno gli animali e basta. Siamo noi umani che utilizzandoli a nostro esclusivo beneficio, sradicandoli dai loro luoghi di origine e traslocandoli in aree sconosciute, assumiamo comportamenti dannosi. Siamo noi umani che rubiamo ogni giorno ettari di aree silvestri ricoprendole di bitume e cemento, sottraendo così territorio agli animali selvatici che saranno costretti alla ricerca delle risorse per vivere nelle nostre periferie urbane. La grande sfida per il futuro del nostro Pianeta e quindi di noi esseri umani, consiste nello sviluppare la capacità di vedere nell’altro, sia esso umano o animale,  un compagno con il quale disegnare nuove prospettive di civile convivenza. Questa mostra offre un piccolo spunto di riflessione, per gli uomini di domani, per gli animali, per una convivenza rispettosa”.

Nell’ambito delle iniziative della mostra ‘Gli Indesiderabili”, visitabile fino al 21 maggio, giovedì 12 sarà presentata alle 17:30 dal responsabile nazionale LAV dell’area Animali Selvatici Massimo Vitturi. Ancora giovedì ci sarà la proiezione del documentario “The Invasion”, che racconta la vera storia delle nutrie, per smontare con dati scientifici le tante leggende metropolitane e per aiutarci a capire chi sono i veri responsabili dell’invasione.
Le nutrie, accusate di causare danni agli argini dei fiumi e all’agricoltura, sono animali alloctoni, introdotti in Italia dall’uomo a fini esclusivamente economici. Oggi sono uccise a decine di migliaia ogni anno, mentre i danni a loro imputati vengono riparati con il ricorso a finanziamenti pubblici. Nel frattempo chi ha lucrato sulla loro pelle non è neppure chiamato in causa. Eppure si dice che “chi inquina paga”, ma le nutrie non si possono difendere e sono quindi costantemente e semplicisticamente indicate quali responsabili dirette di ogni problematica legata al mondo agricolo ed ai dissesti idrogeologici, tanto da essere indicate come “nutrie espiatorie”. Il documentario aiuterà a fare chiarezza su responsabilità umane dirette ed indirette e sulle possibilità di convivenza con una specie animale che senza l’intervento umano non sarebbe mai giunta nel nostro Paese.

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