Promozione della cultura gastronomica sarda, accordo tra Regione e Unione dei cuochi

Firmato un protocollo d’intesa che sancirà la collaborazione tra assessorato all’Agricoltura e l’Unione regionale cuochi Sardegna (Urcsa), che ha come obiettivo la promozione e la tutela della cultura enogastronomica isolana, considerata un biglietto da visita per la Regione Sardegna, in Italia e nel resto del mondo. Si ritiene infatti che la ricchezza agroalimentare dell’Isola sia fondamentale per esportare la sua cultura e i suoi prodotti, che necessitano di adeguata attenzione. Una collaborazione tesa a garantire non solo la promozione ma anche una vera e propria tutela dell’agroalimentare sardo e degli stessi consumatori.

“L’assessorato e l’Urcsa, attraverso l’agenzia Laore, organo di attuazione dei programmi regionali in campo agricolo e per lo sviluppo rurale, si impegnano a tal fine a organizzare e promuovere attività che mirino alla tutela del territorio, a migliorare e garantire la qualità della produzione primaria e della cultura gastronomica intesa come patrimonio storico e culturale”, si legge in una nota.“Le parti ritengono che una mirata sinergia possa stimolare importanti occasioni di confronto e approfondimento su tematiche concernenti il patrimonio agricolo, pastorale ed enogastronomico sardo, il sostegno e la diffusione di modelli alimentari sostenibili legati a forme di produzione territoriale nonché valorizzare la conoscenza di prodotti tipici e della filiera agroalimentare connessa, così come promuovere una sana alimentazione fondata su queste risorse e sulle loro adeguate trasformazioni.”

L’impegno è quello a diffondere l’informazione, l’identificazione, l’origine e la conoscenza dei prodotti agroalimentari favorendo la loro classificazione e valorizzazione lungo la filiera, per consentire la rintracciabilità e la trasparenza nel mercato di riferimento nonché la loro diffusione con particolare riguardo all’offerta di quelli tipici e/o locali, anche attraverso la rete delle attività o delle strutture ristorative. Per la realizzazione di questi obiettivi si impegnano poi a diffondere una cultura della qualità e della sostenibilità delle risorse naturali, attraverso azioni mirate di formazione del personale addetto alla produzione ed ai servizi, nonché una maggior informazione del consumatore finale.

“Si tratta – dice l’assessora Valeria Satta – di un momento importante in linea con quanto fatto negli scorsi mesi per la valorizzazione della nostra enogastronomia, che passa anche attraverso i cuochi, che sono gli ambasciatori del Made in Sardegna nel mondo. L’obiettivo è iniziare un percorso di iniziative comuni per far conoscere a cittadini italiani e stranieri la grande qualità dei nostri prodotti”. “Attraverso i nostri cuochi trasmettiamo delle emozioni all’estero” dice Marcello Sanna, ed è importante “avvicinare il mondo agricolo a quello della cucina. Il legame tra il nostro lavoro e le materie prime è stretto ed è alla base di una cucina di qualità”.

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