I migliori ristoranti sardi secondo il Gambero Rosso, ecco i 61 nomi della guida 2023

Una conferma al vertice: Trattoria Armidda ad Abbasanta – guidata dallo chef Roberto Serra – si conferma il miglior ristorante nell’Isola secondo il Gambero Rosso. È l’unico ad aggiudicarsi le “Tre forchette”, ovvero il massimo riconoscimento della Guida ai ristoranti d’Italia. Moderno nelle tecniche, negli impiattamenti e nelle preparazioni ma con un rigoroso background legato alle radici, con le materie prime del territorio valorizzate dalla ricerca dello chef (che a breve riaprirà anche il suo ristorante, Su Carduleu, dove lasciarsi andare a sperimentazioni più gourmet).

La guida di quest’anno certifica ancora una volta la vitalità della cucina sarda, con diverse insegne recensite e consigliate dai critici del Gambero, tra locali più legati alle tradizioni e avamposti dell’alta cucina nell’Isola. Ci sono sette nuovi ingressi: Il Mattacchione di Olbia, Mema a Pula, Fradis Minoris, sulla laguna di Nora a Pula, Trigu a Sassari, Chiaroscuro di Marina Ravarotto e Josto a Cagliari, Sa Cardiga e su schironi a Capoterra. Si aggiungono ai nove già presenti nella guida: Dal Corsaro, Luigi Pomata, I sarti del gusto e Is femminas (che ha pure ricevuto il premio speciale “Qualità/prezzo”). Mantengono la posizione anche Da Nicolo a Carloforte, Hub di Macomer, Il fuoco sacro a San Pantaleo, Musciora ad Alghero e Somu a Baja Sardinia (già stella Michelin).


In tutto sono 61 i ristoranti recensiti nella Guida. Cagliari è ben rappresentata anche da trattorie storiche come Ristorante Italia o il bistrot come Cucina.Eat. Idem Osteria Kobuta, dove si elaborano commistioni sardo-giapponesi. E ancora: Locanda dei buoni e dei cattivi, Da Marino al Saint Remy; Old Friend Bistrot; Oyster; Sabores; Vitanova; Antica Hostaria; Bistrot100. Nel piccolissimo centro di Baradili troviamo Sa Scolla, pizzeria e cucina legata all’Accademia di cucina presente nel paese. Lanthia a Baunei. Su Alghero censiti pure Al Refettorio e La saletta.

Tre i ristoranti segnalati su Carloforte: Da Andrea al Cavallera, Al Tonno di corsa . Poi ecco Il Cormorano a Castelsardo, Locanda Rosella a Giba, S’Anninnia a Gonnesa, Su Recreu a Ittiri, L’avventura a La Maddalena; Osteria Abbamele a Mamoiada; Il Portico e Il rifugio a Nuoro; Il fuoco sacro a San Pantaleo e Il mattacchione a Olbia; Su Gologone a Oliena, CuCumiao e La Gritta a Palau; Da Giovannino a Porto Rotondo, Tenuta Li Lioni a Porto Torres; Arke a Quartu Sant’Elena; Ada a San Sperate, La Runcina a San Teodoro.

Ancora: Coxinendi a Sanluri, Zefiro a Sant’Antioco. Aumenta anche il numero dei ristoranti di Sassari presenti nella guida: censiti anche Ficu, Il giamaranto e Liberty. Poi ancora: La Rosa dei venti a Sennariolo; Kent’annos e Da Vito a Sennori; Da Renzo a Siamaggiore; Da Barbara a Sinnai, Brasia a Tadasuni.

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