Giornata mondiale della pizza, in Sardegna numeri record: in un anno spesi 79milioni di euro

Manuel Scordo

I sardi sono pazzi per la pizza. La conferma arriva dai dati diffusi da Confartigianato Sardegna che oggi, nella giornata mondiale della pizza, ha analizzato le statistiche Istat. Secondo lo studio in Sardegna si spendono all’anno per la pizza quasi 79milioni di euro l’anno. Quasi otto sardi su 10, pari all’85,7 per cento della popolazione, scelgono di portare a tavola un trancio di pizza, o una pizza tonda, farcita o un calzone.

“La festa mondiale della pizza – ricorda Confartigianato Sardegna – è stata istituita nel 2017, quando questa ha ricevuto il titolo ufficiale del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dal Comitato Unesco per la Protezione Culturale Immateriale. Fin dall’antichità, i pezzi di focaccia, condita con i salatini, servivano come un pasto semplice e gustoso per chi non poteva permettersi i piatti, o che era in viaggio”.

Confartigianato Sardegna ha quindi deciso di rendere omaggio a questo importante alimento che caratterizza la cucina italiana. “In occasione della celebrazione dell’alimento che mette d’accordo tutti – ha sottolineato Daniele Serra, segretario regionale di Confartigianato Sardegna (nella foto) – vogliamo rendere omaggio ai maestri artigiani pizzaioli che, con maestria e passione, creano opere d’arte culinarie utilizzando prodotti regionali d’eccellenza”.

“L’arte della pizza in Sardegna, come nel resto d’Italia – ha aggiunto Serra – è una tradizione tramandata di generazione in generazione, e i nostri pizzaioli sono i veri custodi di questa eredità. Ogni pizza è un capolavoro, una combinazione perfetta di ingredienti freschi e sapori autentici che rappresentano le ricchezze culinarie anche delle diverse espressioni della nostra Isola”.

Confartigianato Sardegna ha analizzato anche come sono cambiati i prezzi: l’indice al consumo di pizze ha subito un incremento significativo, registrando un aumento del 14% rispetto all’anno precedente e del 7% nell’ultimo anno. Questo aumento è influenzato dalla dinamica dei prezzi delle materie prime, con un aumento medio del 32% nei costi di farina, mozzarella, pomodoro, sale e olio rispetto al 2021.

Dal punto di vista strettamente imprenditoriale il settore continua a crescere: sono 1.916 imprese attive nell’arte pizzaiola, con oltre 3.500 addetti.

“Per gli amanti della pizza –ha precisato il segretario di Confartigianato – il consiglio è sempre quello di privilegiare il consumo di pizze fresche e cucinate al momento. Solo così si può apprezzare appieno la maestria dei nostri pizzaioli e la qualità dei prodotti regionali che caratterizzano ogni morso”.

Osservando i dati nazionali si nota che in Italia, ogni anno, vengono sfornati tre miliardi di pizze, oltre 60.000 tonnellate, per un giro d’affari di 15miliardi di euro, con cifre in costante crescita.

Focus anche sui gusti più gettonati. secondo l’analisi di Confartigianato stravince la Margherita, preferita dal 59,2% degli italiani. Secondo posto per la Diavola (23,5%), scelta maggiormente dagli uomini (29%) rispetto alle donne (18%), in una fascia d’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Al terzo gradino del podio la Quattro Formaggi (22.8%), preferita dalle donne (25%, over 50) e più diffusa nel Nord Italia. Tra gli altri gusti più amati anche Capricciosa e Quattro Stagioni che riscuotono maggiori consensi tra gli over 50, dove l’apprezzamento supera il 20%. Il settimo posto, invece, è occupato dalla Focaccia (15%), ideale da servire in tavola per accompagnare un piatto di salumi.

Dal punto di vista invece dei consumi per nazionalità gli americani sono i maggiori consumatori con 13 chili di pizza a testa mentre, in Europa, sono gli italiani a guidare la classifica con 7,6 chili all’anno. Al secondo posto gli spagnoli, al terzo, a parimerito, francesi e tedeschi.

Manuel Scordo

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share