Un viaggio su rotaie per scoprire paesaggi e storie della Sardegna e soprattutto approfondirne la cultura enogastronomica. “In Regionale con gusto” è un progetto in collaborazione tra il Gambero Rosso e Trenitalia, una specie di itinerario – tra archeologia, natura e bellezze dell’Isola – che propone anche una guida agli indirizzi dove mangiare e bere, raggiungibili facilmente a piedi dalla stazione. Al momento i percorsi proposti sono due: Cagliari-Oristano e Cagliari-Carbonia, con relative tappe intermedie: le cittadine nella provincia del Capoluogo, il Medio Campidano, i paesi del Sulcis. Ristoranti, trattorie, wine bar, gelaterie, con un occhio anche ai prodotti tradizionali in particolare per i turisti che dovessero viaggiare in treno una volta arrivati nell’Isola all’aeroporto di Elmas.
I critici del Gambero hanno pensato alle varie esigenze alimentari di chi viaggia in treno. Ce n’è per tutti i gusti, se prendiamo l’esempio del tragitto Cagliari-Carbonia: l’Antica formaggeria ad Assemini, ad esempio, propone un vasto assortimento di formaggi attingendo a piene mani dal territorio, dagli spalmabili agli erborinati fino a quelli di pecora, da accompagnare con prodotti locali come bocconcini di carciofo o favette. Sempre ad Assemini c’è La bottega gourmet, con un incontro tra le tradizioni culinarie spagnole e sarde. Uno dei must è il Jamón ibérico, un prosciutto di maiale di razza iberica molto apprezzato nell’alta cucina, ma il locale propone salumi italiani (e sardi) e una selezione di prodotti di gastronomia da tutto il mondo. E per gli amanti dei dolci, la Masison des delice è una pasticceria che onora la tradizione sarda senza dimenticare anche i prodotti salati (croissant e panada in primis).
Il pane? All’Antico fornaio a Carbonia, con prodotti realizzati con semola integrale di grano duro per una pagnotta digeribile e profumata, da mangiare a casa o consumare in loco durante l’aperitivo (insieme a bruschette, focacce, formaggi e salumi). A La lanterna invece si mangia cucina di mare coi grandi classici dell’Isola, dalla fregula al pescato del giorno fino al polpo con patate. E a Sa forredda, sempre a Carbonia, si trova cucina territoriale con materie prime di qualità: fregula, ravioli di pecora, bistecchine di castrato.
A Siliqua l’itinerario prevede una tappa a La locomotiva, che propone pizze cotte in forno a legna e pesce fresco, ma si può mangiare anche per la prima colazione o a merenda. Lady bistrot a Uta e una steakhouse con un menù inclusivo anche per vegetariani e vegani: le carni super selezionate vengono affiancate, ad esempio, a costolette di pannocchie e burger vegani. A Decimomannu il consiglio per i golosi è Peccati di gola, una pasticceria ricca di prodotti diversi: biscotti, torte, cannoli, sfogliati. Infine tre pizzerie a Cagliari. Federico Nansen nel Corso propone una pizza alla pala dallo stile romano, con numerose combinazioni e ingredienti di qualità, spesso locali (da segnalare quelle con bottarga e gamberi freschi di Calasetta, o quella con salsiccia fresca e casizolu fuso). Da tempo nelle vette delle classifiche delle pizzerie sarde – ma con proiezione nazionale – ci sono poi Maiori e Framento. La prima propone una pizza con impasto leggerissimo e cornicione, tra creazioni classiche e altre più elaborate e gourmet. Framento invece basa la sua pizza su lievito madre e farine selezionate, con alcune ormai diventate iconiche (la classica “Napoli” o la Bianco, rosso e verdone) con prodotti locali selezionati in modo rigoroso.
