Vertenza Aias, in ballo 130 licenziamenti. I sindacati: “Intervenga il Consiglio regionale”

Per scongiurare gli oltre 130 licenziamenti annunciati dall’Aias, che ha anche respinto la richiesta di attivare la cassa integrazione, le segreterie regionali di Cgil-Fp, Cisl-Fp e Uil-Fpl chiedono un incontro urgente con la presidenza e i capigruppo del Consiglio regionale. “La realtà drammatica impone un intervento della politica regionale, anche per recuperare quello che la Giunta regionale non ha fatto, in presenza di un soggetto che vive di soldi pubblici in una sostanziale mono-committenza”, affermano, in una lettera alla presidente Claudia Lombardo, i segretari Nino Cois, Davide Paderi e Adolfo Tocco.

“La Giunta ha dichiarato anche ufficialmente che le Asl pagano regolarmente le fatture all’Aias, eppure i lavoratori hanno tuttora ritardi di mesi sugli stipendi”, affermano i sindacati. “Dobbiamo desumere che finora abbia avuto timore di prendere in mano questa vertenza e ora la responsabilità dei licenziamenti è tutta sua: non ha un ruolo passivo o di spettatore, ma un ruolo di controllo, verifica e monitoraggio strategico che si deve svolgere sempre e senza timore. L’istituzione quando si ferma di fronte a qualcuno o qualcosa e permette di licenziare 130 lavoratori che si occupano di assistenza sanitaria, anche con la sua inconcludenza, dimostra tutta la sua debolezza. Per altre vertenze la Giunta ha fatto qualcosa ma per questa assolutamente nulla”.

“Ogni tentativo responsabile e percorribile proposto dal sindacato al tavolo e’ stato respinto con una logica di totale chiusura verso soluzioni alternative anche di attivazione e utilizzo degli strumenti di welfare”, precisano Cois, Paderi e Tocco. “La situazione gravissima per i lavoratori e lo stesso servizio nei prossimi giorni porterà verso uno sciopero generale e una conferenza stampa di denuncia di una serie di elementi gravi e paradossali”.

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