Ucciso a bastonate a Paulilatino, chiesti 30 anni per il presunto killer

Per l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero Paolo de Falco, non ci possono essere dubbi: l’allevatore di Paulilatino (Oristano) Gavino Madau è colpevole dell’omicidio di Giovanni Casula e deve essere condannato a 30 anni di reclusione. Per la difesa, rappresentata dagli avvocati Gianluigi Mastio e Marcello Sequi, invece, agli atti non ci sono le prove che dimostrano la sua colpevolezza e l’imputato deve essere assolto dall’accusa di omicidio per la quale è in carcere dal 4 giugno 2015.

Per la sentenza del gip del Tribunale di Oristano bisognerà attendere la fine dell’estate. Al termine della discussione, l’udienza è stata rinviata infatti al 21 settembre per eventuali repliche e la pronuncia del verdetto. Giovanni Casula, 69 anni, era stato trovato cadavere nella sua abitazione di Paulilatino la mattina del 31 ottobre del 2014. L’autopsia rivelò che era stato ucciso a colpi di bastone da qualcuno che aveva bussato alla sua porta e non gli aveva lasciato neanche il tempo di difendersi. Le indagini, condotte dai Carabinieri della Compagnia di Ghilarza, si conclusero ai primi di giugno del 2015 con l’arresto di Madau, che ha sempre professato la sua innocenza. Secondo l’accusa avrebbe agito per vendicarsi di alcune vecchie denunce per furto e lesioni presentate a suo carico dalla vittima.

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