Turni massacranti, in piazza gli infermieri del San Francesco di Nuoro

Turni di lavoro massacranti a causa di una carenza di personale nei reparti che arriva al 45%, servizi ospedalieri depotenziati, pessime relazioni sindacali e accordi non mantenuti: per questo i dipendenti dell’ospedale San Francesco di Nuoro hanno dato vita questa mattina a due sit-in di protesta: uno davanti agli uffici della Assl e un altro di fronte alla Prefettura. Con loro i sindacati Cgil, Cisl e Uil, Nursind e Rsu. “La nostra sarà una battaglia incalzante nei confronti dei vertici di Ats e Assl, ormai non si può più aspettare in queste condizioni”, spiega Annarita Ginesu, coordinatrice delle Rsu del San Francesco che insieme ai segretari della funzione pubblica, Sandro Fronteddu (Cgil), Giorgio Mustaro (Cisl), Aurelia Orecchioni (Uil), e al rappresentante Nursind Mauro Pintore, annunciano di essere pronti anche allo sciopero generale. 

“Mancano gli infermieri, gli operatori sanitari, i medici – denuncia ancora Ginesu -. Non solo: hanno tagliato il servizio domiciliare per i malati oncologici, stanno depotenziando il servizio di Stroke Unit dove vengono trattati entro due ore i pazienti con ictus, stessa cosa sta succedendo con i reparti di Neurochirurgia e Chirurgia vascolare”. “Siamo qui davanti alla Prefettura per chiedere lumi alla Prefetta sull’accordo raggiunto nel marzo scorso – precisa Sandro Fronteddu -. In quell’occasione era stata garante degli accordi tra noi e l’Ats. Abbiamo ricevuto solo promesse: Fulvio Moirano (direttore generale dell’Ats, l’Azienda tutela della salute ndr)ha totalmente disatteso gli impegni presi con i sindacati sulle emergenze denunciate”.

Il segretario della Cisl Fp Giorgio Mustaro rincara: “Con questo atteggiamento dell’Ats, siamo molto vicini allo sciopero generale se a breve non ci danno quello che da mesi chiediamo. Nei reparti bisogna reintegrare il 45% delle risorse che mancano e nella transazione bisogna organizzare meglio le risorse”. E proprio sulle risorse attacca Aureliana Orecchioni: “Basta precariato, vogliamo risposte certe da Moirano e il personale che serve deve essere assunto a tempo indeterminato. Solo così si può fare assistenza e programmazione adeguata”.

 

 

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