Il Trenino verde è ripartito e la sue corse attraverso la Sardegna più nascosta andranno avanti fino a dicembre nelle cinque linee che sono state attivate. La domenica si viaggia alternativamente lungo la Mandas-Laconi e la Mandas-Seui, nei weekend fino a settembre ci sarà la Arbatax-Gairo, ogni domenica la Tempio-Palau e da metà maggio la Macomer-Bosa (dove ci saranno però tratti con cantieri aperti).
“Il Trenino Verde – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas – è un punto di riferimento per chi vuole conoscere gli aspetti più genuini della Sardegna, un paesaggio interno ricco di bellezze ambientali e naturalistiche, ed è un forte attrattore di quel turismo sostenibile ed esperienziale sul quale la Regione sta puntando per arricchire la sua offerta allungando la stagione oltre i mesi estivi. Il rilancio di questo nostro patrimonio storico e identitario, anche con le risorse messe a disposizione dal Pnrr, contribuirà a promuovere l’immagine turistica di tutta l’Isola”.
“Il Trenino Verde è un punto di riferimento per chi vuole conoscere gli aspetti più genuini della Sardegna, un paesaggio interno ricco di bellezze ambientali e naturalistiche – commenta il presidente della Regione, Christian Solinas -, ed è un forte attrattore di quel turismo sostenibile ed esperienziale sul quale la Regione sta puntando per arricchire la sua offerta allungando la stagione oltre i mesi estivi”. La programmazione da marzo a dicembre lungo i 438 chilometri di strada ferrata all’interno dell’Isola è stata definita dall’amministratore unico di Arst, Roberto Neroni, e dall’assessore regionale ai Trasporti.
“Abbiamo definito il nuovo calendario per tutte e cinque le linee storiche ed è la dimostrazione che la Regione ha tutto l’interesse a tenere aperte tutte le tratte – spiega Giorgio Todde -. Quest’anno ci sono delle novità: la stagione, iniziata a marzo, finirà a dicembre, perché vogliamo incrementare l’offerta e far sì che venga allungata la stagione turistica. Al momento le richieste sono tantissime. Da settembre avremo mezzi nuovi e personale che l’Arst in questa fase sta provvedendo a formare in funzione delle professioni richieste per l’utilizzo dei treni e per i servizi di terra”.
