Traffico internazionale di droga: 13 arresti, anche l’ex sindaco di Buddusò

Una organizzazione criminale dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti fra Italia, Olanda ed Albania è stata smantellata da una operazione dei carabinieri di Olbia, coordinata dalla Dda di Cagliari.

Individuate dagli inquirenti 23 persone, sei delle quali si trovano già rinchiuse in carcere.

Questa mattina sono state eseguite 13 ordinanze di custodia cautelare, delle quali 12 in carcere ed una ai domiciliari: si tratta di italiani, albanesi e romeni. Per altri quattro è stata chiesta una rogatoria internazionale che consentirà la loro cattura all’estero. Tra gli arrestati c’è pure l’ex sindaco di Buddusò, Giovanni Satta, avrebbe avuto un ruolo intermedio.

L’indagine, che ha preso avvio nell’estate del 2013, ha consentito il sequestro di 18 chili di cocaina, 4 kg di eroina ed un kg di marijuana, per un controvalore, se immessa sul mercato, di circa due milioni di euro. La particolarità dell’indagine è che la droga veniva tagliata con il paracetamolo, principio attivo della tachipirina, per camuffare la scarsa qualità dell’eroina. Operazione a cui era dedito un minorenne di Bergamo.

L’organizzazione garantiva l’approvvigionamento di stupefacenti, soprattutto cocaina ed eroina, nelle zone di Olbia (prevalentemente nel periodo invernale) e della Costa Smeralda nel periodo estivo.

Stratagemmi di ingegneria meccanica. Durante le indagini gli inquirenti hanno sequestrato anche una pistola Beretta cal. 6,35 risultata rubata, circa 30 mila euro in contanti ed alcune autovetture di grossa cilindrata. I militari hanno individuato vari stratagemmi utilizzati dalla banda per occultare la droga nelle vetture, addirittura dei veri  e propri stratagemmi di ingegneria meccanica. Le auto usate e sottoposte a sequestro sono state smontate presso delle officine specializzate dove sono stati trovati doppi fondi tra la trasmissione ed il motore, sostanza stupefacente immersa all’interno del serbatoio del carburante oppure dei cassetti a scomparsa per aprire i quali era necessaria una sequenza precisa di azioni.

Nell’operazione sono stati impiegati un centinaio di carabinieri di tutte le province interessate, Sassari, Nuoro, Pistoia, Brescia, Pordenone, Roma, Bergamo e Venezia.
L’indagine dei carabinieri ha permesso di individuare una vera e propria struttura piramidale con relativi compiti differenti in base alla posizione dei soggetti nella stessa organizzazione, con vertici, livelli intermedi, corrieri e spacciatori di medio livello che, a loro volta, si rivolgevano ai cosiddetti “galoppini” da strada.

 

(Immagine di repertorio)

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